LA SPARIZIONE DI HISOKA - Capitolo 1° -
(Note legali: Tutti i personaggi di questa fanfic hanno raggiunto la maggiore età.)
Nel'ufficio dell' Emna-Cho ai due Shinigami viene illustrato il nuovo compito.
- Dovete trovare una ragazza. Ha 24 anni… - disse il capo.
- Vecchia quasi come me! - , intervenne Tsuzuki
- No, idiota: tu ormai ne hai novanta passati… - , infierì Hisoka.
- Si, ma il mio corpo si è fermato ai 26… non vedi la sua bellezza? La sua giovinezza ? Sono un fiore appena sbocciato… !!!-
- See, appassito… -, replicò Hisoka incrociando le braccia sul petto.
- Ora basta. -, riprese il capo, - Il suo nome è Nia… ed il resoconto su di lei appare veramente strano… -
- Cosa intendi per “strano”? -, riprese Hisoka, ora più curioso,
- Il rapporto sulla sua anima sembra andare a intermittenza… -
- Inter… che? -, ripeté Tsuzuki,
- In alcuni periodi risulta viva… in altri risulta morta… e questo non ci era mai capitato. E’ da mesi che oramai la teniamo sotto controllo… Voglio che voi andiate da lei, per capire come realmente è la situazione. -
Qualche ora più tardi i due si ritrovavano già a camminare nella zona della città dove avrebbe dovuto abitare Nia.
Il traffico era intensissimo.
Hisoka si fermò improvvisamente, mentre stavano camminando…
- cosa c’è, ragazzino…tutto bene? -
Ma lo sguardo di Hisoka divenne agghiacciante.
- Aaah! – il ragazzo si strinse lo stomaco, e si ritrovò in ginocchio.
- Hisoka! Cosa posso fare, cosa ti succede? -, gridava Tsuzuki.
- La… la maledizione di Muraki… mi… mi pulsa dentro… mi sta… divorando… aaah… -
La maledizione di Muraki?
- Allora quel verme è qui vicino! -, gridò Tsuzuki, mentre cercava di soccorrere l’amico.
- Non ce la faccio… torniamo all’Emna-cho… aiutami… - furono le ultime parole, e poi svenne.
- Hisoka… Hisoka, stai tranquillo, ti riporto subito all’Emna-Cho… -
Intanto si guardava attorno, sicuro che tra i volti della gente avrebbe riconosciuto anche quello del malefico Dottor Muraki…
E così gli parve…
In un angolo della strada, sotto un impermeabile beige, li osservava con lo sguardo eccitato…
Stava per raggiungerli…
- Devo portarlo via… devo… portarlo subito via… -
E Muraki si stava tremendamente avvicinando…
In quell’istante avvenne qualcosa di inspiegabile…
Un lampo di luce… e una sensazione di immobilità… del corpo e della mente… vuoto, vouto totale…
E poi la normalità, in un decimo di secondo…
Hisoka era sparito.
- No! No! -, gridò Tsuzuki.
Guardò Muraki.
Incredibilmente anche lui si trovava dove lo aveva visto un secondo prima, con lo sguardo confuso… Lui non aveva Hisoka!
E cos’era successo, dunque?
Il dottore gli si avvicinò
- Cosa vuoi… vattene… -
- Dov’è il ragazzino… come hai fatto a farlo sparire nel nulla? Dov’è? – Muraki gli parlava ravvicinato…
- Se vuoi combattere ti devi accontentare di me… il ragazzino come vedi non è più qui… - lo diceva con la pena nell’anima… - od ora scusa se non mi fermo a chiacchierare piacevolmente con te… ma ho fretta… -, così dicendo Tsuzuki si voltò e iniziò ad allontanarsi…
In quel momento Muraki iniziò a ridere sguaiatamente…
- Lo hai perso! Lo hai perso, Tsuzuki! Il tuo Hisoka… - e poi gli entrò nella mente – lo hai perso! -
Tsuzuki non si voltò. Ma la preoccupazione gli aumentava di attimo in attimo…
Com’era potuto succedere… - era con me… era tra le mie braccia… - il tormento s’impadronì di lui…
Decise di tornare nell’Emna-cho… forse li avrebbe potuto capirne di più…
E continuuuuuuuuuuaaaaaa!!!!
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