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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Fumetti e Cartoni non giapponesi
Dalla Serie: Tartarughe Ninja (Teenage Mutant Ninja Turtles)
Titolo Fanfic: BEYOND APPEARANCES
Genere: Romantico, Erotico, Fantascienza, Dark
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Spoiler, OOC, What if? (E se...), Lemon, Yaoi
Autore: ladyzaphira galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/04/2015 21:57:14 (ultimo inserimento: 27/07/15)

Leonardo ama Raphael più di ogni altra cosa ma ... se il Raph che gli sta accanto non fosse il VERO Raph? Qualcuno non è ciò che dice di essere ...
 
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NO MORE RAPHAEL, JUST JAMES.
- Capitolo 1° -

P.O.V James.

La prima cosa che pensai, scendendo dal letto nel cuore della notte, fu a quanto fosse meraviglioso avere di nuovo un corpo. Un corpo vero, un corpo SANO.

Niente più dolore, niente più sofferenza.

Già, proprio così.

Ero libero …

… Tsk, e pensare che solo una settimana fa ero sul punto di suicidarmi.
-Grazie Raphael- pensai ghignando, rabbrividendo al contatto dei piedi nudi sul freddo pavimento di legno di quella squallida catapecchia in mezzo al nulla.

Niente di paragonabile alla villa in cui vivevo …
… Ma infondo era passato così tanto tempo, così tanto.

Mi stava bene, anche così.

Certo, dovevo ammettere che dovevo ancora pienamente abituarmi a questa nuova situazione; oh, non fraintendetemi: Il corpo di Raphael era indubbiamente forte, molto forte, molto più di quanto mi aspettassi.

Una tartaruga mutante … chi l’avrebbe mai detto?

Il giorno in cui quelle specie di disgustosi cervelletti rosa mi avevano rapito non credevo che avrei mai visto nient’altro di più pazzesco, ma a quanto pare mi sbagliavo.
Altro che se mi sbagliavo; mutanti, ninja robot, pazzi assetati di vendetta, ragazze con poteri telepatici …
… davvero, non lo avrei mai immaginato.
Ma niente di cui preoccuparsi, nei ricordi di Raphael c’era tutto, ricordi, tecniche, tutte le informazioni che mi servivano.

Una tartaruga mutante, ninja … proprio così.

Mi era capitato di praticare un po’ di judo, con un istruttore privato, e ben pagato anche; le tecniche di blocco erano …

Alzai le mani, le MIE mani.
Verdi, a tre dita, ma vere … sane; sorrisi.

-SONO ancora la mia specialità- pensai chiudendole a pugno.

Proprio così, un ragazzo di soli 23 anni, intelligente, miliardario, e (Modestamente) sexy adesso era una tartaruga mutante di 16 anni e pure ninja.
Mi sembrava di essere in una recita, e beh, come attore non ero affatto male.

Le altre tartarughe, i miei “Fratelli” non sospettano nulla.
E d’altronde perché avrebbero dovuto? Come avrebbero mai potuto anche solo concepire l’idea che io fossi un perfetto estraneo nel corpo di un altro; che Raphael, il vero Raphael fosse morto già da un po’?!

Ahahahahah!! Ah pensarla così avrebbe fatto anche ridere, o almeno, faceva ridere me.

Mi avvicinai alla porta chiusa della mia stanza, o forse dovrei dire la mia TEMPORANEA stanza, in condivisione con Casey Jones. Raphael non aveva molti ricordi di lui, evidentemente non si conoscevano da molto, ed io se devo essere sincero … lo detesto!!

Un paio di giorni e avevo già imparato ad odiarlo, ad odiarli!!
Tutti quanti!!

Casey Jones non era altro che un moccioso arrogante. Donatello era solo un povero nerd illuso, che per quanto io possa ammirarne l’intelligenza, non è in grado di sfruttarla. April O’neil era una puttanella che non sa decidersi fra i primi due, e infine Michelangelo un poppante che il giorno della sua mutazione gli si era evidentemente fuso il cervello.

Tutti inutili, tutti SACRIFICABILI.

… Si beh, tutti … eccetto UNO.

-Leonardo- pensai sorridendo malignamente mentre aprivo con più delicatezza possibile la porta, in modo che non cigolasse.
-… Stanotte vedremo se la medicina del caro Donnie funziona-

Ridacchiai leggermente, richiudendo la porta alle mie spalle.

Camminai in punta di piedi lungo il corridoio del piano superiore della casa, stando ben attento a qualunque evidenza. Non c’era che dire; Raphael aveva dei sensi impressionanti, mi sarebbero stati molto utili.

Era evidente che tra tutti e quattro ero il più forte, più “Palestrato”.
-Meglio così, tanto l’intelligenza non mi manca-

Mi fermai davanti la porta di Leonardo, il MIO Leonardo, il quale, tuttavia, nonostante fosse già trascorsa una settimana … esitava a concedersi a me.
Che avesse già intuito qualcosa? Nah, impossibile.

Non poteva saperlo, non poteva immaginare.

Nessuno di loro poteva.

Eppure …

“Mi dispiace Raph, ma ancora non me la sento …” balbettava ogni volta, abbassando gli occhi pur di evitare il mio sguardo.
“Dopo tutto ciò che è successo non …”

E io non potevo fare altro che cercare di stirare un sorriso e dire “Non fa niente Leo, aspetterò”

Quello Shredder doveva averlo ridotto peggio di quanto immaginassi.
Ma al di là dell’atto vero e proprio, allora perché non mi rispondeva? Ogni volta che lo toccavo, ogni volta che lo baciavo …
… Sembrava come se dubitasse, che fosse insicuro di chi avesse davanti.

Ma forse era solo una mia impressione.
Cosa che poi tra l’altro, se tutto andava secondo i miei piani, non mi avrebbe più angustiato.

Prima che potessi rendermene conto ero già davanti alla porta della sua stanza; ah si!! Perché, dimenticavo, non se la “Sentiva” nemmeno di dormire nello stesso letto.
Mi guardai attorno prima di aprire la porta, talmente piano che riuscì quasi a non farla cigolare.

Dopo di che me la richiusi alla spalle.

Mi leccai le labbra, pregustando già ciò che sarebbe avvenuto di lì a poco quando lo vidi. Leonardo dormiva tranquillamente, muovendosi poco sotto le coperte di lana; di sera faceva freschino in quella volgare bettola.

-Ma che carino- mi venne da pensare mentre lo fissavo, non mi stupiva che Raphael lo avesse amato così tanto.

Mi avvicinai a lui, rapido ma circospetto, come avrebbe fatto un predatore che aspetta di ghermire la preda inconsapevole e inerme.

“Leo …” gli mormorai all’orecchio appena mi fui inginocchiato accanto al letto.

Era fondamentale che mi assicurassi che il mio dolce compagno stesse dormendo profondamente; sarebbe stato … controproducente se si fosse svegliato proprio mentre stavo …

Non riuscii a trattenere una risatina maliziosa.

-Dormi mio piccolo spadaccino?- pensai.
Alzai un dito per accarezzargli la guancia, percorrendone il profilo con la punta, fin sopra alle labbra; erano appena socchiuse, ne approfittai per giocherellarci, accarezzando il labbro superiore e sollevandolo lievemente.

Vidi la sua bocca aprirsi un poco più di riflesso.

Dio, erano così morbida, così invitante.

Restai fermo qualche istante, certi momenti andavano assaporati.
Ad un tratto Leo gemette, inclinando la testa lontano.

-Si, stai dormendo-

Il narcotico di mia invenzione, che avevo aggiunto di nascosto nella medicina di Donatello, aveva svolto il suo compito.
Non avrebbe sentito nulla, o, se anche avesse sentito qualcosa, non avrebbe ne reagito … ne ricordato.

“Sssh …”

Con un gesto secco tolsi le coperte, scoprendo il suo corpo.
Montai sul letto per poi posizionarmi lentamente a cavalcioni su di lui. Gli lisciai di nuovo la guancia prima di dargli un casto bacio sulla fronte.
Poi sulle labbra, poi sul collo, giù, sempre più giù … e con maggior audacia.

Non ci volle molto prima che, seppur inconsciamente, lui rispondesse alle mie cure, gemendo, o sospirando, torcendo il suo corpo sotto di me.
Eheh, magari credeva di star sognando.

“Uhm … R-Raph …?”

“Ti piace eh? Dolcezza?” risposi allargandogli un po’ di più le gambe per sistemarmi meglio. Gli strusciai le cosce con tutto il palmo, finché non scesi con una mano a stringergli, forse con troppa forza una natica.

Lui gemette più forte.

“Lo prendo per un si”

Cercai in tutti i modi di trattenere la mia passione, troppi segni sarebbero stati sospetti ma … ma quando entrai dentro di lui …
… abbandonai ogni ragione.

Lo possedei con tale foga da lasciare i miei segni, lividi, arrossamenti, piccoli morsi e lui gemeva, si lamentava sotto di me.

“Ah, a-ah …” piagnucolò il mio spadaccino; la bocca semi-aperta, il viso sudato, gli occhi chiusi ermeticamente nel sonno innaturale.
Era corrucciato, come se stesse avendo un incubo “N-No … per favore …”

“Sssh” feci allora soffocando quei lamenti in un vorace bacio.

“U-Uhmpp, no … a-aah!!”

Era un vero peccato che stesse avendo un incubo.
I suoi piagnucolii crescevano a ritmo delle mie spinte, che diventavano sempre più violente, rapide e profonde; tanto che fui costretto a chiudergli la bocca con una mano.

Non era il caso di svegliare il resto della famiglia, no?

Le sue mani si aprivano e chiudevano a scatti sotto le mie, cercando disperatamente di scacciare via la presenza oscura che incombeva su di lui; gliele bloccai ai lati della testa, stringendogli i polsi più forte che potessi.

Venni.

“A-aaw …!!”

Leonardo boccheggiò appena, una sola volta, per poi calmarsi pian piano.
Era finita, per quella notte.

Mi scostai via da lui, aspettai un po’ per ricompormi dopo di che pensai a sistemare anche il mio compagno.
Feci in modo che non rimanesse alcuna traccia di ciò che era accaduto …

Una volta finito gli rimboccai le coperte, sospirando soddisfatto.
“Buonanotte amore …” ridacchiai baciandogli la fronte “A domani” dissi.
Uscii dalla sua stanza, avviandomi verso la mia.

Già, ridurmi ad una tartaruga mutante ninja adolescente non era esattamente ciò che speravo ma … almeno ero vivo, e poi …
… di una cosa ero sicuro.

Non vedevo l’ora che giungesse di nuovo la notte.

......................

Buonasera!! ^^
Con il sequel ufficiale della mia precedente One-shot "Farewell Raphael" scusate ma ... non me la sentivo di far morire Raphie!! ç_ç

 
Continua nel capitolo:


 
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