PROLOGO/INTRO
- Capitolo 1° -
Questa Fictioncina andrebbe letta dopo una che ho scritto con una mia amica...ma si può leggere anche senza il prequel. Sarebbe una specie di finale alternativo.
Loki, un Dio, torna dopo anni nel mondo umano per ritrovare la ragazza amata,tuttavia, anche se la ragazza lo amava a sua volta, è vittima di un incantesimo.
Buona lettura.
Girava per la grande città. Guardandosi attorno con aria interrogativa e disgustata. Tutte quelle case rosa non gli piacevano proprio. Quella città era ridicola per quanto grande e....era molto ridicola.
Li, a Blostix, si sarebbe svolto il più grande evento di basket di quall’anno e, tutti i giocatori più bravi di quello sport, si riunivano li per sfidarsi e vincere l’ambito premio.
Ma lui non era li per il basket. No. Con quello ci aveva già provato anni prima con scandalosi risultati. Era li per lei.
Sicuramente in quel posto l’avrebbe trovata.
Gli umani invecchiano e naturalmente il volto non sarebbe più stato quello di una ragazzina, nè tantomeno l’abbigliamento. Ma il carattere...era sicuro che quello non era cambiato per niente.
Ora restava solo un problema...rintracciarla. Gli Hotel messi a disposizione per gli atleti erano tantissimi. Il ragazzo sospirò e decise di scegliere l’unica via possibile. Girarseli tutti.
Ne trovò di svariati e variopinti...ma nessuno era quello giusto.
Arrivato all’ennesimo chiese di nuovo.
Addetto: Able èh? Si...si è in questo albergo. Ha la camera 502
Il ragazzo sorrise appena e si diresse alla 502. Arrivato davanti alla porta bussò. Pensò bene di “invecchiarsi” anche lui di dieci anni. Poteva cambiare forma e questo era un bel vantaggio. La porta si aprì facendo comparire una ragazza, anzi, ormai donna...di 28 anni. L’aria fiera e leggermente strafottente non era cambiata, anche la pelle un po’ pallida non era cambiata, si era alzata di qualche centimetro e...le era cresciuto un po’ anche il seno.
La ragazza guardò il tizio. Una chioma rossa con due ciuffi penzolanti davanti e una lunga treccia. Occhi celesti, smalto nero luccicante sulle unghie e soprattutto...leggera aria da effemminato. La ragazza alzò un sopracciglio e dopo averlo scrutato per qualche secondo parlò.
Hate: si? Posso esserle utile?
Loki: vedo che l’incantesimo è ancora attivo...
Hate: prego?
Loki prese il mento di Hate e si avvicinò più a lei. Lo sguardo della ragazza era impresso d’odio. Cosa ovvia...non lo riconosceva quindi a lei era sconosciuto
Loki: non fare quell’espressione contrariata, tante volte ti ho preso così.
Ora Hate cominciava ad irritarsi e tentò una ginocchiata nello stomaco. Tentativo fallito poichè il Dio la parò...provò poi con uno schiaffo...ma il polso le fu afferrato dal ragazzo davanti a lei. Loki la spinse dentro e chiuse la porta dietro di loro, con un gesto veloce la intrappolò fra lui ed il muro
Hate: come ti permetti lurid...
Loki: non usare termini così duri con me! sono pur sempre il tuo fidanzato!
Hate: il mio cooooooooooooooosa????!!!! Tu sei matto! Non sò nemmeno come ti chiami!!
Loki: mi chiamo...
In quel momento la porta si aprì ed entrò un ragazzo alto dagli occhi verdi e i lunghi capelli marroni legati in una coda. Appena vista la scena fece una smorfia ma non intervenì minimamente.
??: chi è questo tipo Hate?
Hate: Ciao Moren, non lo s...
Loki: mi chiamo Loki.
Moren: Loki??? Ossia?
Ad Hate prese un leggero giramento di testa, si liberò dalla posizione in cui era e rispose a Moren.
Hate: un vecchio compagno di classe......credo...
Loki: è pur sempre un inizio.
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