VIVI
- Capitolo 1° -
"Ci sono stati momenti in cui sono morta di dolore.
Mi sentivo distrutta, senz'anima...
Come una sorgente bloccata da pietre fredde...quei tipi di pietre che offuscano la mente e il cuore e non permettono all'aria di entrare.
Sentivo il respiro coperto da massi.
Sentivo un paio di mani che dediderava uccidermi afferrandomi per la gola.
Sentivo di essere esposta a tutto e quella fragile corazza dietro cui mi nascondevo, la vedevo distrutta.
Sentivo la corrente di un freddo abbraccio penetrare tra le crepe della mia pelle.
Mi sentivo il cuore di un riccio innocente per cui, a dispetto dei suoi pensieri, aveva scelto la vita. "
Così disse, mentre con opachi pensieri si guardava allo specchio.
Prese un po' d'acqua di rubinetto tra le pallide dita e la portò delicatamente sui lineamenti del suo volto.
"Ci sono stati momenti in cui sentivo il bisogno di piangere, di scrivere, di fuggire, di andarmene, di sfogarmi.
Sentivo il mio cuore come una pesante cella incapace di sopportare oltre il dolore.
Continuavo a chiedermi , vedendo gli altri sorridere, per quale motivo mi fosse stata tolta la libertà. "
Accarezzò con le dita il ciondolo che portava al collo e lo strappò violentemente distruggendone il filo che fungeva da catena.
"Ho incontrato persone, che attraversando la mia vita sono state la mia condanna.
Ne ho incontrate altre che fungevano da salvezza.
Mi sentivo come una rondine senza meta.
Mi sentivo come un raggio di pensiero in una mentalità chiusa.
E soprattutto, sentivo di non potercela fare.
Avevo voglia di urlare, di qualcuno che restasse davvero, non che facesse finta."
Si accarezzò le braccia e si recò in giardino.
"Ci sono stati momenti in cui ho visto andare via ciò in cui credevo di più.
L'ho visto andare via per sempre ma io ci credevo.
Ci credevo a tal punto da considerarlo la mia salvezza."
Alzò lo sguardo verso il cielo.
Vide la luce viva di un sole splendente.
"Ci sono stati momenti in cui sentivo di voler bruciare le mie illusioni in modo da non soffrire più.
Ci sono stati momenti in cui ho inseguito e rialzato, ma, nel momento in cui le gambe mi portarono a cadere , nessuno mi tese la mano."
Si sedette sul bordo della fontana da cui sgorgava acqua limpida.
"Eppure non smetto di ringraziare quei momenti perché non hanno fatto altro che rafforzare l'ancora del mio essere.
Senza di essi non avrei mai imparato, mai conosciuto..
Non avrei mai saputo destreggiarmi nel labirinto della vita.
Allora coraggio.
Animo.
Speranza a chi soffre.
Perché la vita toglie ma regala con il passare del tempo.
È da vivere.
Non bisogna adagiarsi su ciò che momentaneamente affligge ma guardare il sole e camminare sempre a testa alta perché ci sarà sempre luce"
"E dove il cuore porta...
C'è sempre amore. "
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