"UNA BRUTTA PROPOSTA" - Capitolo 1° -
La cosa che amavo di più della mia vita è dove abitavo, un piccolo paesino di mare; sempre tranquillo e sereno..non c'era mattina che mi fossi svegliata sotto il rumore di un potente acquazzone o di una pericolosa tempesta,apparte qualche pioggerellina in autunno o in primavera.Eravamo una famiglia normale con i normali problemi di una famiglia qualsiasi,insomma voglio dire, io e mio fratello Jean litigavamo sempre su ogni argomento inimmaginabile, mio padre era sempre aggrappato alla cornetta per "questioni di lavoro"(almeno così raccontava a noi), e la mamma sempre occupata nelle faccende domestiche e a sbraitarci contro...ma niente di particolare. Tutto però cominciò in una mattina di luglio quando nella tranquillità dell'alba....
-Annika!Jean!Bil!,forza giù dalle brande!..vabbè che siamo in vacanza ma questa non è una scusa per oziare!venite a far colazione..- Quando mia madre si metteva a urlare di mattino per richiamarci a raccolta, voleva dire che aveva de progetti in mente. Guardai di malavoglia la sveglia sul comodino che parlava chiaro:le 6.30.Era così presto che persino Maximus dormiva ancora, accucciato nella sua cuccia.Quando vidi Papà e Jean andare verso la cucina mi alzai anche io,seppur con gli occhi semiaperti.La mamma era seduta a capotavola e sorrise nel vederci tutti riuniti-Oggi faremo una gita!Una gita meravigliosa...sarà un modo speciale per riunirci tutti insieme!allora?-Rimasi sbigottita e a quanto pare anche Jean e papà,così le domandai-Una gita?ma non ne facciamo una da quando avevo 5 anni..e ora ne ho 12!come mai?- -già infatti!perchè- intervenne Jean,mentre papà la guardava preoccupato - ho pensato che ci avrebbe fatto bene!..quindi niente obbiezioni cari miei..mangiate e poi vi preparerete- papà stava iniziando a brontolare, quando la mamma lo ammonì -Questo vale anche per te!..Bil Tudor!-lui si girò e le sorrise..come si amavano , pensai. -Andremo alla baia di Hold Square!- Restammo un minuto in silenzio, indecisi se ricordarle della reputazione di quel luogo o se far finta di nulla.Evidentemente Jean scelse la prima opzione -Ma mamma!..è pieno di spiriti in quel posto!Non ricordi più gli svariati delitti in cui ha fatto da scenario? pensaci- il papà sembrava non ascoltarlo,anzi,si era già seduto e mangiava i suoi plumcake caldi -Non dire sciocchezze Jean!...non ci sono fantasmi e poi là il mare è semplicemente fantastico!..non rinunceremo per delle semplici dicerie di paese!- cercare di convincerla era impossibile ,perciò ci sedemmo a tavola preoccupati,convincendoci che nostra mamma aveva ragione..ma quella mattina non c'era niente che mi poteva rassicurare..dovevamo solo fidarci di lei..ma..ci saremmo pentiti?.Mi accorsi che ero l'unica a non aver toccato cibo, così con un nodo alla gola per la paura, mandai giù un boccone di pane. continua.....
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