QUANDO TUTTO CAMBIò - Capitolo 1° -
Eccoli lì quei due, camminano mano nella mano sbattendomi in faccia tutto il loro schifoso, stucchevole e stomachevole amore da ragazzini. Che ne sanno loro dell’amore ? Che ne sanno di cosa si prova realmente? Ve lo dico io: un fottuto niente. Non sanno niente dell’amore, proprio un bel niente, si professano innamorati solo per qualche bacio in pubblico e qualche casta effusione. No l’amore è altro, è passione, fuoco é l’unione di due corpi fusi in una danza antica come il mondo, ma soprattutto qualcosa di primitivo e rude che loro mai potranno capire. Chi sono io? Sono Hinata Hyuga, ex di Naruto Uzumaki, colei che un anno fa è stata tradita con quella figlia di una buona donna di Sakura Haruno. So vi sareste aspettati che avrei passato il tempo piangendo per ciò che mi ha fatto Naruto e bla bla vari e invece no gente, io per quella sottospecie d’uomo non piangerò più. Non nego che quando lo scoprì in flagrante mentre si sbatteva Sakura sul nostro letto non me la presi, anzi, piansi fino allo sfinimento, ma dopotutto mi sembra logico no? Comunque vi informo che ora il mio uomo è Sasuke Ucicha, si gente avete capito bene proprio lui. Sicuramente starete pensando che io e lui siamo incompatibili, che tra noi è solo una finzione. Per dimostrarvi il contrario inizierò a raccontarvi di noi dal momento in cui scopri del tradimento di Naruto. FLASHBACK Era una calda giornata estiva, una di quelle dal caldo da clima africano , una giornata che difficilmente potrei dimenticare e non solo per il caldo soffocante che la caratterizzava, ma anche da ciò che successe a seguire. Quel giorno mi ero svegliata al solito orario, dopo dieci minuti sotto la doccia ero già in cucina a preparare la colazione per me e Naruto, era già da parecchio tempo che io e lui convivevamo insieme, all’incirca dovevano essere circa tre anni. Non potete immaginare la mia felicità, finalmente dopo anni di svenimenti, arrossamenti di viso al suono del suo nome o in sua presenza, ora potevo vantare di averlo al mio fianco. Non dovetti fare niente di particolare, lui mi venne vicino e disse che per lui andavamo già bene così: il resto potete immaginarlo. Comunque tornando a noi, quella mattina dopo essermi lavata, andai a preparare la colazione. Dopo una buona mezz’ora scese Naruto dandomi il buongiorno e… “Amore cosa c’è per colazione” “Giorno tesoro, niente di particolare ho fatto la classica colazione all’americana. Spero di piaccia?” risposi baciandolo sulle labbra. Se non fosse stato per un messaggio inviatoci dal Hogake in persona quasi sicuramente saremmo andati ben oltre a quel casto bacio. Dopo aver consumato in tutta fretta la colazione, ci recammo dal Hogake; Naruto non perse tempo e andò subito al sodo, come suo solito fare. “Allora Nonna? Che succede?” “Ahi che male!” disse Naruto rialzandosi “Non devi chiamarmi nonna! Te l’avrò detto almeno un migliaio di volte Naruto” disse Tsunade tornando a sedere. Dopo la piccola parentesi tra lei e Naruto ci informò su una missione alla quale avrei dovuto prendere parte andando in un paese vicino al villaggio del suono, dove da diverso tempo stavano avvenendo alcuni misteriosi , Naruto si sarebbe recato in un paese vicino al villaggio delle nuvole per lo stesso identico motivo. Naturalmente Naruto cercò di convincere Tsunade di accompagnarmi, ma lei rifiutò con testuali parole. “Anche se Hinata può sembrare debole posso assicurarti il contrario. Prima di essere la tua compagna è un membro di uno dei clan più prestigiosi del villaggio, ma soprattutto una ninja di Konoha” Con queste parole quindi, Naruto si convinse della mia idoneità riguardo la missione. Insieme a me sarebbero venuti Shino e Kiba, mentre con Naruto sarebbero andati Sakura e Sai. Avrei dovuto capire nel momento in cui Sakura ci salutò, che lei puntava dritta a Naruto, ma sfortunatamente ero troppo ingenua per capirlo. Una volta esposti i dettagli della missione da parte di Tsunade io e Naruto ci congedammo , preferendo passare quelle poche ore insieme nel nostro piccolo angolo di paradiso. L’indomani mattina come al solito io mi alzai molto presto per svolgere le varie mansioni domestiche, mentre nel frattempo Naruto si occupava della preparazione dell’occorrente per le missioni che da lì a poco ci stavano attendendo. Dopo un’abbondante colazione ci dirigemmo ai cancelli di Konoha, dove passammo il tempo scambiandoci baci ed effusioni. Dopo qualche minuto dal nostro arrivo ci raggiunsero anche gli altri, e tra saluti vari Naruto non potè non trattenersi dal dire la sua un’altra volta sul fatto che partissi in missione: “ Hinata, non voglio fare la parte del fidanzato oppressivo, ma ti prego pensaci non sarebbe meglio che tu rimanga qui al villaggio?” “Naruto (caro)” dissi calcando le parole per fargli capire bene l’intensità di ciò che stavo per dire: “ tu dimentichi una cosa, e cioè che questa per me non è la mia prima missione, e quindi non sono una principiante e ne tanto meno una spericolata . Perciò piantala con le tue preoccupazioni ok!? Io tornerò sana e salva a Konoha ed altrettanto sarà per te” “Ok, si ma io…” Non lo feci neanche finire di parlare che subito intervenni: “Niente ma Naruto ok? Ti prego vuoi veramente litigare prima di partire? Sai benissimo che nonostante l’apparenza sono un osso duro, quindi smettila con i se e con i ma e baciami “ Naruto non se lo fece ripetere due volte e senza la minima considerazione che ci fossero anche gli altri mi baciò. La missione ch’era stata affidata a me, Shino e Kiba non richiese grandi sforzi e, dopo tre giorni dalla partenza facemmo ritorno al villaggio “Certo però che l’Hogake poteva darci una missione più complicata? Questa è stata così semplice sarei stato capace di terminarla ad occhi chiusi. Bene, io faccio ritorno a casa. Voi che programmi avete?” chiese Kiba “Anch’io credo me ne torno a casa, e tu Hinata?” mi chiese Shino “Credo che andrò a far rapporto del esito della missione a Tusnade sama e poi tornerò a casa, sapete mi hanno informato che Naruto e gli altri sono ritornati proprio ieri” Dopo essere passata dal ufficio del Hogake, e aver preso qualcosa al mercato per preparare una squisita cenetta, mi diressi verso casa. Ancora non potevo immaginare che da lì a qualche minuto la mia vita sarebbe cambiata radicalmente… TO BE CONTINUED
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