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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yu-Gi-Oh!
Titolo Fanfic: IN A DAY OF RAIN
Genere: Romantico, Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Autore: kappamak galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/10/2011 17:34:28 (ultimo inserimento: 17/10/11)

mindy Clearheart (mio OC)x seto Kaiba... inizio dolce che sfocia in passione...
 
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- Capitolo 1° -

Salve a tutti! Dunque... Questa è la storia parallela ad un'altra che sto scrivendo, che ha per protagonista il personaggio di mia invenzione (Mindy) e Seto Kaiba, più una piccola (microscopica XD) apparizione degli altri ragazzi di Yu-Gi-Oh. Leggete, leggete! ^_^





Mindy si chiese come era possibile che fosse capitato a lei.

La sua sfiga abissale, forse.

Oppure una giornata in cui doveva restarsene a letto.

Primo, quella mattina a scuola era arrivata in ritardo, ed era stata sgridata dalla prof più acida che ci potesse essere. Secondo, si era addormentata nel bel mezzo della lezione di storia e se non fosse stato per il tempestivo intervento di Tea si sarebbe presa un altro rimprovero. E terzo, durante l'ora di educazione fisica doveva arrampicarsi sulla corda fino al soffitto, e invece era caduta di sedere sul tappetino facendo la figura del salame.

E adesso si trovava lì, bloccata sotto il portico del liceo, con la pioggia scrosciante e naturalmente lei era senza ombrello. Le sue amiche, Frency e Alex, erano uscite prima con un permesso, evitando così l'acquazzone.

"Accidenti a me e alle mie distrazioni!! Cavolo, cavolo, cavolo!!!" pensò, mentre escogitava un modo per poter tornare a casa senza infradiciarsi, ma più ci pensava e meno soluzioni le sembravano plausibili.

Una brezzolina fredda la fece rabbrividire. Odiava le divise femminili della scuola, se avesse potuto avrebbe fatto volentieri a cambio con quelle maschili, o almeno con un paio di pantaloni. Invece no, doveva sorbirsi quella stupida gonna corta blu e quella ridicola camicia rosa confetto. Lei odiava il rosa! Almeno in quella tonalità da principessina. Non vedeva l'ora di tornare e mettersi nei suoi panni abituali, ovvero una camicetta a maniche strappate e jeans larghi e comodi.

Sentì un vociare confuso alle sue spalle. Si voltò e vide i suoi amici e compagni di classe, Yugi, Tea, Joey e Tristan, che venivano nella sua direzione.
Il biondo le rivolse un largo sorriso: - Ehi, ciao Mindy! Vieni con noi? - - Ehm... No, grazie Joey, sto aspettando che vengano a prendermi... - - Come vuoi; ci vediamo allora! - - Okay, ciao ragazzi! -

Li vide allontanarsi sotto la pioggia, ognuno con il suo ombrello, e il sorriso idiota che le era rimasto in faccia sparì soltanto quando fu sicura che non potessero più vederla.
"Potevo chiedere loro un passaggio... E invece il mio stupido orgoglio l'ha fatta di nuovo da padrone!" Mai avrebbe ammesso di aver bisogno dell'aiuto di qualcun altro.

Una risata secca alle sue spalle la fece girare di nuovo: - Anche tu stai cominciando ad evitare la compagnia di quegli impiastri, Mindy? -
La ragazza si trovò davanti un ragazzo alto, anzi altissimo dal suo punto di vista, che la squadrava divertito con i suoi occhi color zaffiro.

- Ciao, Seto... - gli rispose, con tono assente. - Che c'è, qualcuno si è svegliato dalla parte sbagliata del letto stamattina? sei così nervosa... - - Siamo in classe assieme, hai visto quante me ne sono capitate. Se vuoi infierire, sappi che non ho voglia di litigare. - - Come siamo acide; vado a prenderti dello zucchero alla mensa? - - Ti ignoro. - - Peccato, potevo offrirti un passaggio per tornare a casa... - - No, grazie, Seto, me la cavo da sola. - - Aspetti che smetta? Mi dispiace, ma le previsioni hanno dato acqua abbondante per tutto il giorno. E purtroppo anch'io sono senza ombrello. - - Non hai Rowland che ti porta in giro con la limousine? Fatti riaccompagnare da lui. - - Non fare la preziosa; hai bisogno di un passaggio e io posso procurartelo. - - Seto Kaiba, solo perchè sei ricco, sexy e il più popolare della scuola non significa che ti cadrò ai piedi implorandoti di portarmi con te sulla tua lussuosa vettura, chiaro? - - Come vuoi, vorrà dire che ti restano due scelte: restare qui tutta la notte o prenderti la polmonite a causa della pioggia. - - Non mi alletta nessuna delle due... -

Lo guardò con aria di sfida. Le loro conversazioni erano sempre così, fin da quando si erano conosciuti: frecciatine, frasi pungenti e battute. Niente di pesante, ma era sempre una schermaglia continua.

E allora perchè lo trovava così dannatamente attraente?

Era cinico, calcolatore e freddo.

Eppure era anche intelligente, deciso e forte.

Aveva cura del fratello, cosa che li accomunava visto che Mindy era a sua volta una sorella maggiore che proteggeva a tutti i costi la sua adorata Ellie, e Seto aveva dei rari momenti di calma in cui era addirittura adorabile.

Per non parlare di quel corpo da favola: la combinazione tra il suo cervello fino e il suo aspetto che faceva ribollire il sangue anche a un coccodrillo lo rendeva fin troppo perfetto.

E questo le piaceva. Le piaceva da impazzire.

Ma non l'avrebbe mai ammesso.

Lei, che si era ripromessa di non cedere di nuovo alle tentazioni frivole, si stava innamorando del suo... amico? No, nemico... Va bene, rompiscatole del cuore.

Perciò fu con sua grande soddisfazione che lui le prese un braccio per portarla più vicino alla porta. Aveva ceduto. Infatti sapevano bene entrambi che lei non gli avrebbe mai detto di sì, così aveva agito per conto suo. E in fondo Mindy ci sperava che prendesse lui l'iniziativa.

Voleva sorridere, ma pensò bene di trattenersi.

Pochi minuti dopo arrivò la limousine di Seto, e con una breve corsa i due si ritrovarono sui sedili posteriori dell'auto.

Con il respiro lievemente affanoso, la ragazza guardò l'altro: la pioggia gli aveva bagnato il viso, facendolo diventare lucido di gocce trasparenti, come piccoli brillanti. I capelli gli si erano leggermente appesantiti, e gli ricadevano sugli occhi in piccole ciocche.

Si era appoggiato con la testa all'indietro, ad occhi chiusi, anche lui un po' affannato.

Mindy sussultò: solo quando fu lì, accanto a lui, si rese conto di aver fatto una stupidaggine.

Erano bagnati fradici. Soprattutto, erano soli.

Ringraziò il cielo che ci fosse lo schermo tra il vano dei passeggeri e quello del guidatore, così l'autista non potè vedere il suo viso colorirsi leggermente nel guardare come anche una cosa semplice come l'acqua valorizzasse ancora di più il volto del giovane.

"Oh Signore, comincia a fare troppo caldo qui per me!" pensò, non sapendo che fare.

Quando lui riportò il suo sguardo sulla ragazza, quest'ultima si decise a fissare qualcosa di fronte a sé, ma solo per non farsi prendere ancora di più dal panico.

L'auto si avviò lungo l'asfalto bagnato. Attraverso il finestrino Mindy osservava le case che scorrevano come in un film: alcune avevano le finestre illuminate, altre erano buie. Ripensò alle strade della sua città: la sera splendeva di lampioni arancioni e bianchi, e la gente usciva per divertirsi anche con il brutto tempo.
Adesso invece vedeva solo persone intente a correre per la via in cerca di un posto dove non bagnarsi.
La voce di Seto la scosse dai suoi pensieri: - Che cos'hai? - - Come? No, niente... Un momento di nostalgia... - Gli rivolse un sorriso poco convinto.

Quando tornò a guardare fuori, si rese conto che non erano lungo la strada diretta a casa sua, ma era comunque familiare.
- Dove mi stai portando? - -A casa mia. - - Cosa!?!? E me lo dici così? - - Se te lo avessi detto prima, non saresti mai salita. C'è una cosa che potrebbe piacerti. - - Cioè? - - Lo vedrai a tempo debito. - E con quest'ultima frase lui chiuse il discorso.

A quel punto la curiosità di Mindy si accese: cosa avrebbe mai potuto mostrarle di così interessante?

Per tutto il resto del tragitto, la ragazza guardò un po' fuori un po' rivolta a Kaiba, cercando di cogliere qualche movimento sul suo viso. Ma non aveva ottenuto niente; Seto sapeva benissimo come mettere una maschera di assoluta impassibilità e a non far trapelare neanche una singola emozione, eppure lei avrebbe giurato di averlo visto sorridere, di sfuggita.

"Cosa avrà in mente? Giuro che se si azzarda a mettermi le mani addosso lo riempio di calci nel didietro!" pensò, ragionando poi sul fatto che in fondo lui era un gentiluomo. In fondo.

Era già stata altre volte alla residenza dei Kaiba, ma ogni volta che vedeva le alte mura della villa restava impietrita di fronte a tanta grandezza. E dire che il padrone di casa ci abitava solo con il fratellino e qualche centinaio di uomini e donne di servizio!
Scesero dalla limousine e ripeterono la breve corsetta di prima, per poi ritrovarsi nell'ampio ingresso.
Sgocciolante di pioggia, Mindy ebbe un brivido di freddo, e istintivamente si strinse nelle braccia.

- Vuoi andarti a cambiare? - le chiese Seto in tono neutro.
- Se hai dei jeans e una maglietta nel tuo guardaroba che siano della mia taglia... - - Seguimi, forse posso darti qualcosa. - - Grazie. - - Mph. -
Non le avrebbe mai risposto "prego".

Anche per lui l'orgoglio era un bel problema.


 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (0 voti, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
Rif.Capitolo: 6
ladydragon
02/04/12 17:32
complimenti veramente bella ^^
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