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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LETTERE DI VENDETTA
Genere: Giallo, Azione, Dark
Rating: Per Tutte le età
Autore: layra9 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/01/2011 15:44:53

Una serie di omicidi. Una parola misteriosa. Il commissario Alan Wright affronterà il caso più difficile che abbia mai dovuto risolvere.
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

Il commissario Alan Wright era tranquillamente seduto sulla poltrona del suo ufficio, mentre sorseggiava il caffè.
Gli occhi infossati, che mostravano già i segni dell’età che avanzava, erano socchiusi, segno di incredibile calma e rilassatezza.
Il fisico, alto e robusto, dimostrava forza e determinazione.
I vestiti erano eleganti, ma allo stesso tempo semplici: completo giacca e pantaloni, senza cravatta e camicia bianca.
In quel momento entrò nello studio un uomo basso un po’ basso, dall’aria discreta, vestito con cura, dai folti baffi neri.
“La disturbo commissario?” Disse cautamente l’uomo.
Wright aprì gli occhi e puntò lo sguardo scuro e penetrante su colui che aveva parlato.
“No, certo che no, ispettore Thompson, entri pure” rispose placido il commissario, che intanto aveva ripreso a bere il caffè.
Gyles Thompson annuì ed entrò con passo lento nell’ufficio del suo capo, per poi sedersi su una poltrona davanti alla scrivania.
“La trovo rilassato” disse l’uomo.
Wright assentì.
“Ha proprio ragione, mio caro amico. Oggi mi sento veramente in pace” Affermò il commissario posando l’ormai vuota tazzina sul tavolo.
“E forse ne capisco il perché. È stato una settimana tranquilla” disse Thompson.
“Liscia come l’olio” sentenziò il commissario, in quale aveva assunto un sorriso compiaciuto.
“Bé, non solo questa settimana. Nel complesso è stato un periodo molto calmo” ribatté l’ispettore “troppo calmo” concluse, arricciando i baffi.
Alan Wright gli rivolse uno sguardo interrogativo, inarcando un sopracciglio.
“Intendo dire che forse sta per succedere qualcosa” disse Gyles, rispondendo allo sguardo del commissario.
“Suvvia, Thompson! Non sia così negativo!” ribatté Wright, alzandosi dalla poltrona.
“Forse ha ragione” disse l’ispettore “spero infatti di sbagliarmi”.
Alan Wright alzò gli occhi al cielo e disse: “Lei è proprio un caso disperato”.
In effetti Gyles Thompson era sempre stato un uomo un po’ pessimista. Lo si vedeva persino dallo sguardo sempre un po’ cupo e dalla fronte aggrottata.
Era però una persona tranquilla e fidata.
Alan Wright era, al contrario, una persona ottimista, a cui piaceva vedere il bicchiere mezzo pieno. Era anche molto esigente con se stesso, doveva sempre dare il meglio.
“Comunque” continuò l’ispettore “sarò un caso disperato, ma il più delle volte ho ragione”
“Ispettore…” lo guardò serio Wright.
Thompson alzò le mani “come vuole lei” disse, per poi alzarsi dalla sedia e apprestarsi ad uscire dallo studio del superiore.
“Se ha bisogno io sono qui” sentenziò prima di andarsene.
“Grazie ispettore” disse il commissario.
Egli, ormai rimasto solo, guardò l’archivio degli ultimi casi poggiato sulla scrivania.
Lo prese in mano e cominciò a sfogliarlo.
Spacciatori di droga catturati… furto alla banca sventato … trovato colpevole di incendio colposo… questi erano stati i casi più importanti dell’ultimo anno.
L’ispettore aveva ragione: dopo questi crimini, era passato qualche mese. Non che non ci fossero stati reati di piccolo conto, questo era certo. Qualche ladruncolo c’era sempre.
Alan Wright si mise le mani nelle tasche della giacca beige. Sperava che quella situazione di calma sarebbe durata per un po’, anche se le parole di Thompson l’avevano turbato.
In effetti era strano che in così tanto tempo non ci fossero stati problemi… e questo poteva presagire qualcosa di grosso di lì a poco.
Il commissario scosse la testa.
“Ma che cosa vado a pensare!” Sussurrò, facendo riapparire il sorriso sulle labbra.
“Meglio essere positivi” si disse.
Purtroppo però sentiva ancora di non essere del tutto tranquillo.
Che l’ispettore l’avesse fin troppo condizionato?
Wright allora si alzò ed usci dal suo ufficio.
“Brown!” Disse rivolgendosi ad un poliziotto alto e slanciato, dall’aspetto impacciato.
“Mi dica commissario!” Rispose l’interpellato.
“Fatemi sapere se succede qualcosa. Qualsiasi cosa!”
“C…certo” assentì l’uomo, preso alla sprovvista.
“Le mie parole l’hanno messo in allerta?” Disse Gyles, avendo assistito alla scena.
Il commissario rise: “Bé… forse un po’!”
Poi si avvicinò al collega e disse: “Ma sono ancora convinto che andrà tutto bene.
“Il suo ottimismo è incredibile” sentenziò Thompson.
“Bisogna cercare di non vedere tutto grigio, mio caro amico. Così, se anche succedesse qualcosa, non si parte già abbattuti”.
“Abbiamo idee un po’ diverse” disse l’ispettore sorridendo appena “però faccia come meglio crede”.
Wright scosse la testa. Quell’uomo aveva sempre qualcosa da criticargli.




 
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