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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: THE LABYRINTH
Genere: Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: OOC, Yaoi
Autore: yuko-la-strega galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/10/2009 19:45:28 (ultimo inserimento: 27/10/09)

Nei profondi e scuri cuniculi di un labirinto si possono fare molti incontri, incontri che possono cambiare la vita...
 
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PRIMA NOTTE
- Capitolo 1° -

Era partito che avrei scritto una One shot, ed invece non ci sono riuscita, o meglio avrà un secondo capitolo se no c’era il rischio che diventasse troppo lunga.
Ora passiamo alla storia, volevo scrivere qualcosa con cui potermi esercitare con le lemon, quindi non vi garantisco nulla, spero che vi piaccia, un bacio a tutti Yuko.



I personaggi sono tutti maggiorenni e appartengono al maestro Kishimoto.





Prima notte






La musica rimbombava per le sale del grande locale, centinaia di luci psichedeliche si accendevano e spegnevano creando infiniti e ipnotici giochi di ombre.
Seduto su un divanetto in pelle, un ragazzo dai capelli dorati e due gemme azzurre al posto degli occhi sorseggiava tranquillamente il suo drink, mentre con attenzione scrutava i vari clienti del locale.
Quella sera era andato lì insieme ai suoi amici per festeggiare il suo compleanno, avevano ballato e bevuto, ma Naruto doveva concludere la serata alla sua maniera; per il motivo che lo aveva portato a frequentare assiduamente il Dark Roses, uno dei locali più rinomati dell’intera Konoha. Già rinomati, sia per l’ottima musica ed il servizio reso ai vari visitatori, ma rinomato anche per alcuni intrattenimenti particolari riservati ai clienti, difatti In pochi conoscevano un lato del locale riservato a pochi, a persone eccentriche alla ricerca sempre di nuovi svaghi, emozioni nuove.
Alla ricerca d’incontri particolari.
Naruto e i suoi amici avevano scoperto il labirinto per caso, ma con il tempo lo avevano trovato divertente e stimolante, soprattutto per alcuni di loro che non volevano legami stabili, ma preferivano storie di una sola notte.
Adoravano divertirsi, ma non avevano nessuna voglia di impegnarsi.

La parte del locale denominata labirinto, era un vero e proprio cunicolo di corridoi intrecciati fra loro completamente al buio, coloro che s’introducevano in quella zona per trascorrere una serata differente, non sapevano mai chi avrebbero incontrato nella camera che raggiungevano.
Ma di una cosa il giovane era più che sicuro, uomini o donne con cui aveva avuto dei rapporti lo avevano sempre soddisfatto appieno. Tutte persone che come lui frequentavano il locale solo per avere una scossa, un brivido nelle loro vite di tutti i giorni.
Finito l’attimo di divertimento, si separavano, senza avere la necessità di conoscere il nome o altro del loro compagno di una notte. Appagati e soddisfatti erano pronti per affrontare nuovamente quel mondo grigio in cui vivevano, questo fino a che non sarebbe calata nuovamente la notte, momento in cui si sarebbero diretti nuovamente nel labirinto, in una di quelle camere dove avrebbero soddisfatto ogni loro desiderio. Dove la mente poteva viaggiare libera.
Dove avrebbero potuto sognare tranquillamente senza doversi per forza adattare alle masse che li circondavano, sarebbero potuti essere loro stessi almeno per una notte.
Agli occhi di molti quella vita, quel comportamento potevano sembrare squallido, triste.
Non erano compresi dalla gente che si definiva normale, nei canoni che la società stabiliva.
Ma a Naruto non importava. Non gli interessava il giudizio della gente, tanto meno gli sguardi di disapprovazione che in molti gli lanciavano.
Era perfettamente consapevole che molti, di tutti coloro che lo giudicavano non si comportavano come lui solo per paura. Paura del giudizi, delle occhiate della gente, di rimanere da soli ed emarginati. Ma il ragazzo sapeva che dentro di loro avrebbero voluto essere come lui, infischiarsene del mondo intero. In un angolo remoto della mente, in quella zona dove vi era ancora una scintilla di ribellione, desideravano addentrarsi negli scuri corridoi del labirinto. Pensieri che venivano repressi non appena formulati, nessuno avrebbe avuto tanto coraggio da confrontarsi con la società e il suo giudizio.
Posò il bicchiere del suo drink su un basso tavolo, poi con eleganza si alzò, diretto all’ingresso di quel mondo fatto solo di sensazioni e piacere.
Con passo leggero, un leggero ancheggiare di quel magnifico corpo si dirigeva verso la sua meta.
Un sorriso malizioso comparve sul suo volto mentre notava gli sguardi di uomini e donne che lo fissavano lascivamente.
Passò la lingua ornata da un piccoli piercing d’acciaio sulle labbra, pregustando già il sapore del suo amante. Le sue iridi azzurre si posavano sugli sconosciuti che lo squadravano bramosi di possederlo, chissà quale di loro sarebbe stato il suo compagno per quella notte? Alcuni non erano affatto male.
Fissò alcuni ragazzi, ogni tanto il suo sguardo incrociava quello di qualcuno più sfacciato.
Adorava sfidarli. Ogni volta gli sorrideva malizioso, come a volerli sfidare a seguirlo, se lo avessero fatto lui sarebbe stato il premio.
Nessuno lo aveva mai fatto, per quanto lo desiderassero, la paura li avvolgeva come spire velenose, impedendogli di vivere come meglio desideravano.

Continuava ad attraversare il locale elegantemente, il sorriso che si ampliava sempre di più sentendo gli sguardi aumentare su di se.
Ma ahimé nessuno di coloro che lo fissavano così intensamente lo avrebbe mai avuto.
Non finché sarebbero rimasti solo lì a fissarlo e non avrebbero corso qualche rischio.
Fino a quando nessuno di loro no si fosse addentrato nel labirinto lui sarebbe rimasto un’illusione.




***





Camminava per quei corridoi scuri senza avere la più pallida idea di dove fosse diretto.
Diverse volte aveva rischiato di finire contro un muro, e dentro di se malediceva in tutte le lingue che conosceva quel maledetto di suo fratello e il maniaco che aveva come fidanzato.

Sbuffò spazientito, un altro dannatissimo vicolo cieco, eppure quel pazzo d’Itachi gli aveva detto che vi erano diverse porte e poi l’uscita.
Invece quel dannatissimo labirinto era solo un groviglio di vicoli ciechi e muri che attentavano alla sua vita.
Detestava suo fratello, quella sera lo aveva trascinato in quel luogo rumoroso e pieno di gente dove centinaia di oche starnazzanti non avevano fatto altro che assalirlo, e tentare di stuprarlo.
E alla fine ci si era messo anche quel pazzo di Deidara, prima lo aveva fatto bere a tutti i costi, talmente tanto che la sua mente era completamente annebbiata, l’unica cosa che ricordava era il ghigno malefico d’Itachi, e quel pazzo bombarolo che accarezzava lascivamente il cavallo dei suoi pantaloni, quel tanto che bastava per farlo eccitare.
Con tutto l’alcol che aveva ingurgitato non era stato in grado di controllare il suo corpo.
Poi erano state solo ombre, Itachi lo aveva fatto alzare dal divanetto dove era seduto, e lo aveva trascinato in quel dannatissimo labirinto, sussurrandogli in un orecchio che lì dentro avrebbe trovato qualcuno che si sarebbe occupato del suo piccolo problema.
Dannatissimo fratello. Da mesi si era messo in testa che doveva avere una vita sessuale più attiva.
Gli aveva presentato decine fra ragazzi e ragazze, fino a quando quella sera non aveva raggiunto l’apice trascinandolo lì.
Solo perché lui aveva conosciuto il suo attuale compagno in quelle dannatissime stanze non stava a significare che sarebbe capitato anche a lui. Poi tra l’altro, se avesse voluto un compagno, qualcuno con cui condividere la sua vita sarebbe stato capacissimo di trovarselo da solo.
Sbuffò nuovamente, sempre più irritato, e cercando in tutti i modi di ignorare la sua erezione bisognosa di attenzioni, ed i pantaloni che man mano divenivano sempre più stretti.
Maledì il fratello per la centesima volta in pochi minuti, poi sperò di trovare una camera il più in fretta possibile, mai si sarebbe abbassato a soddisfarsi da solo, in un corridoi buio come fosse un maniaco.
Perso completamente nei suoi pensieri si rese conto all’ultimo momento di essere giunto a un bivio, dove andare a destra o a sinistra?
Inutile pensarci, una strada valeva l’altra, svoltò deciso a sinistra, poi percorse il corridoio sempre dritto fino a quando no giunse ad una porta.
Dentro di se sperava che almeno questa fosse aperta, non aveva intenzione di mettersi alla ricerca di un’altra.
A tentoni, nell’oscurità cercò il pomello, quando lo trovò lo girò, e miracolosamente questo non fece resistenza, facendolo entrare in una grande camera, completamente buia.
I suoi sensi erano all’erta, ma lo avvertiva chiaramente in quel luogo ancora non vi era arrivato nessun’altro.
Mentre attendeva pazientemente, si mise a girare tanto per orientarsi, a tentoni trovò un comodino, forse una sedia ed infine un grande letto.
Trovato il letto, si mise seduto e pazientemente attese, indeciso se soddisfarsi da solo o per una volta accontentare il suo aniki con la speranza che poi lo lasciasse in pace, attendendo qualcuno con cui passare la notte.




***





Con passo deciso si era addentrato nel labirinto scuro.
Sicuro, percorreva i corridoi al buio come se li conoscesse a memoria, lasciandosi guidare dal suo istinto, aveva superato diverse porte, ma qualcosa dentro di lui gli aveva gridato che non era quella giusta. Non quella dove avrebbe trovato la persona che per quella notte lo avrebbe appagato pienamente.
Era sempre stato così, fin dall’inizio, lasciava che l’istinto e la sua curiosità lo conducessero alla porta dove avrebbe trovato il partner ideale.
Ed anche quella notte avrebbe utilizzato quel metodo infallibile a sua detta.
Continuava a camminare per i corridoi, svoltando sicuro in una o nell’altra direzione, finché non giunse ad un bivio.
Nell’aria colse un odore muschiato che mai aveva sentito prima, qualcuno doveva essere passato di lì pochi istanti prima di lui. Qualcuno che aveva quel profumo così invitante.
Ghignò soddisfatto, come al solito il suo intuito non aveva fallito, s’inoltrò nel corridoi dove quel profumo inebriante aleggiava, finché non trovò la porta che stava cercando.
Sicuro, senza neanche dover cercare al buio il pomello l’aprì e fece il suo ingresso nella stanza.




***





Sentì il leggero scricchiolare della porta che si apriva.
Un soffio di vento gelido lo investì in pieno facendolo rabbrividire, mentre con se portava un dolce profumo di cannella.
L’odore speziato raggiunse le sue narici, in quello stesso istante il suo cuore perse un battito.
Non riusciva a capire se fosse per quel profumo così sensuale o per il fatto che si apprestava a fare sesso con uno sconosciuto.
Ma non appena la sua erezione si rifece sentire, capì che non aveva importanza il motivo, voleva farlo e basta.
Perso nei suoi pensieri, del tutto dimentico della persona appena entrata sobbalzò non appena avvertì il tocco gentile di qualcuno che posava le mani sul torace.
Sasuke era stupito, doveva essersi perso completamente nelle sue elucubrazioni mentali per non essersi accorto che la figura avvolta dall’oscurità aveva girato indisturbata per la camera fino a raggiungere le sue spalle.
Fino ad avvicinarsi quel tanto da poterlo toccare a quel modo, con tocchi leggeri che lo stavano mandando in estasi.

Naruto aveva avvertito subito il profumo muschiato che riempiva la camera, come aveva avvertito il respiro leggermente accelerato dello sconosciuto che lo attendeva .
Probabilmente era così teso perché la sua prima volta nel labirinto.
Istintivamente si passò la lingua sulle labbra, la cosa lo eccitava.
Passare la notte con qualcuno che si addentrava per la prima volta nel labirinto, che sfidava la società in quel modo lo stava mandando in estasi.
Seguendo quel profumo si diresse verso dove sapeva essere situato il letto, deciso a passare una notte favolosa.




***





Senza una parola, quello sconosciuto aveva preso a carezzare il suo corpo a quel modo, in un modo che nessuno aveva mai fatto prima.
Avvertiva le labbra dell’altro assaporarlo, morderlo.
Le avvertiva vagare lascivamente sul torace, lasciando baci ardenti che lo accendevano di desiderio.
Non era riuscito a contrastare quell’uragano che lo aveva travolto in pieno con la sua passione, con la sua bramosia.
Ed ora era lì sdraiato sul un letto, con quell’ombra che lentamente senza che lui riuscisse ad opporre resistenza faceva cadere a terra ogni suo abito.
Mentre le sue mani vagavano sul corpo del misterioso ragazzo, così tonico, così profumato.
La sua pelle, il suo sapore lo stavano facendo impazzire, come tutte le attenzioni che l’altro gli rivolgeva.
Mai prima di allora Sasuke aveva avuto un’amante tanto appassionato, tanto bravo da fargli perdere il controllo a quel modo.
I gemiti di entrambi lentamente riempirono la camera mentre minuto dopo minuto il loro desiderio reciproco cresceva sempre di più.

I minuti trascorrevano, e i due divenivano sempre più impazienti, desiderosi di continuare quel gioco altamente erotico.
Per la prima volta da quando avevano iniziato a giocare, a scambiarsi le loro effusioni, il giovane che lo stava mandando in estasi parlò:

-Penso che possiamo smetterla di giocare, ed andare più a fondo, mi sembra che tu non sia affatto contrario.- detto questo carezzò lascivamente l’erezione del suo amante.

A quel tocco un brivido percorse l’intero corpo di Sasuke.
L’eccitazione che cresceva sempre di più, fino a quando la voce roca e sensuale di quel ragazzo non gli avevano fatto perdere completamente il controllo.
Rivoltando le loro posizioni gettò il giovane sul letto e prima di iniziare a divorargli le labbra piene, gli sussurrò qualcosa in un orecchio.
La risata cristallina che giunse alle sue orecchie fu il suono più bello che avesse mai sentito.
La risposta a ciò che gli aveva sussurrato, ciò che desiderava da quando quel giovane aveva unito le loro bocche in un passionale bacio.

Ancora fra le risate all’affermazione che aveva fatto il suo compagno, Naruto rispose con un tono malizioso:

-Allora non vedo l’ora di sentirti dentro di me.-




***




La risposta del ragazzo lo aveva mandato completamente in tilt, lo desiderava ogni momento di più.
Ma non aveva immaginato che il suo compagno non si sarebbe lasciato domare tanto facilmente.
I loro tocchi i loro baci così passionali, così profondi facevano sembrare il loro atto una delle danze più erotiche che uno spettatore avrebbe mai potuto vedere.
Una danza erotica, una lotta dove non vi erano vinti ne vincitori, ma solamente una passione travolgente e il desiderio più puro che li aveva travolti.
Come se due anime si fossero appena trovate.


La lingua di quel ragazzino dispettoso era meraviglioso, l’avvertiva vagare sul suo ventre, intorno all’ombelico poi birichina scendeva, fino a giungere nel suo interno coscia dove si metteva ad esplorare ogni minimo centimetro di pelle.
Ma quando giunse al suo membro teso e pulsante che sperava in attenzioni particolari Sasuke non riuscì a trattenere un gemito di piacere.
L’alito caldo della bocca del suo amante che soffiava sul suo membro teso lo avevano fatto impazzire, ma quella lingua che stava percorrendo la sua intera lunghezza con lappate veloci era qualcosa di meraviglioso, di mai provato prima.
Decisamente, Sasuke non aveva mai provato nulla di così appagante prima di allora.
Quando poi l’antro caldo dell’altro avvolse la sua erezione l’Uchiha toccò il cielo con un dito.
Sentiva l’altro occuparsi egregiamente di lui, mentre non riuscendo più a trattenersi gemeva senza ritegno, fino a quando non raggiunse l’apice, inondando di un caldo liquido bianco il suo amante.

Naruto non si lasciò scappare neanche una goccia di quel nettare prelibato che aveva lo stesso identico sapore del ragazzo che lo teneva fra le braccia.
Il biondo non ebbe il tempo neanche di regolarizzare il respiro, che nuovamente avvertì le mani dell’altro vagare sul suo corpo, gettarlo nuovamente sul letto per iniziare nuovamente a giocare.
Una danza erotica che questa volta avrebbe soddisfatto entrambi.
Il giovane dalle iridi cristalline si lasciò guidare dalle sensazioni, dalle emozioni che provava, abbandonando il suo corpo nei tocchi esperti dell’altro.
Lasciando che il desiderio prendesse il sopravvento sopra ogni altra cosa.
Lasciandosi guidare completamente dai sensi.

Gemeva incontrollatamente, mentre la lingua del ragazzo esplorava il suo corpo, mentre le sue mani vagavano esperte, posando carezze sempre più spinte.
Gemeva quando avvertì le sue dita sfiorare la sua apertura, mentre con l’altra mano carezzava la sua erezione risvegliatasi.
Non sapeva cosa gli procurasse più piacere, quella mano esperta che si occupava del suo membro, o quelle dite che con maestria andavano a prepararlo, le avvertiva entrare, uno dopo l’altra, muoversi leggermente facendolo eccitare sempre di più.
Voleva assolutamente molto di più.
I loro corpi danzavano in un ballo sfrenato, si sfioravano si toccavano provocandosi piacere, il suo amante doveva aver capito cosa desiderasse.
Voleva essere soddisfatto.
Voleva essere preso.

Sasuke spingeva in quel corpo bollente, una due tre volte.
Ad ogni colpo il suo desiderio aumentava sempre di più, ad ogni gemito di piacere di quell’angelo peccaminoso che aveva fra le braccia desiderava che il tempo si fermasse, che potessero passare le loro intere esistenze lì, mentre si completavano l’uno con l’altro.

Avvertiva il corpo del ragazzo muoversi dentro di lui, con spinte decise possenti, mai nessuno prima di allora lo aveva soddisfatto tanto.
Lo sentiva affondare con colpi potenti, che lo facevano impazzire.
Come se si conoscessero da sempre, come se non fosse la prima volta che passavano una notte insieme quello sconosciuto sapeva esattamente cosa desiderasse da un’amante.

Le loro menti completamente abbandonate al piacere, annebbiate, inebriate.
Sasuke continuava ad affondare in quel corpo fantastico, in quella porta di Paradiso che lo stava facendo impazzire.
I gemiti di quel giovane erano la melodia più dolce che avesse mai sentito.
Le sue spinte acceleravano sempre di più, come i gemiti di piacere dell’altro, fino a quando all’unisono, entrambi non raggiunsero il piacere.
Lui dentro lo splendido corpo che lo aveva stregato, Naruto fra di loro.

Esausti crollarono sul grande letto, uno fra le braccia dell’altro.
In silenzio attendevano che i respiri si regolarizzassero, che lentamente il sonno calasse su di loro, portando riposo alle loro stanche membra.




***





Si era addormentato, mai prima di allora era accaduto.
In un modo o nell’altro, anche se completamente esausto era riuscito ad abbandonare il labirinto per tornare a bere qualcosa prima di andarsene a casa.
Quella notte al contrario si era lasciato andare, aveva lasciato che la stanchezza prendesse il sopravvento. O forse era qualcos’altro, forse quelle braccia forti che lo avevano tenuto strette per tutta la notte non gli avevano permesso di fuggire, di andarsene.
Ma ora doveva proprio andare via, in fondo la sua decisione non era cambiata, non voleva legami.
Anche se quella notte era nato qualcosa con quello sconosciuto, ancora non era pronto per legarsi a qualcuno.
Non era pronto ad aprire nuovamente il suo cuore.
Silenziosamente, senza far rumore scivolò fuori dal letto, allontanandosi da quell’abbraccio caldo che lo aveva coccolato per tutta la notte.
A fatica recuperò i suoi vestiti, e furtivo, con passo leggero, proprio come era arrivato abbandonò il labirinto.

Aprì gli occhi di scatto, come se qualcosa non stesse andando per il verso giusto.
Il calore di quel corpo che lo aveva cullato per tutta la notte era improvvisamente sparito.
Con un braccio il moro andò a cercare l’amante di quella notte.
Quel giovane che gli aveva fatto perdere completamente la testa. Era curioso di potersi immergere nelle sue iridi, di poter ammirare quel volto che aveva avvertito solo tramite baci e tocchi leggeri.
Ma quando avvertì che accanto a lui non vi era più nessuno, che quella zona del letto era fredda ormai da diverse ore, qualcosa in lui si ruppe.
Eppure doveva saperlo, chi andava al labirinto non lo faceva di certo per trovare l’amore della vita.
Non accadeva come a suo fratello che si era portato a casa Deidara, ed ora erano inseparabili.
Chiuse gli occhi e stava per rinunciare al desiderio di ritrovare colui che quella notte lo aveva fatto impazzire, quando un lieve odore di cannella giunse alle sue narici, in quel preciso istante seppe cosa doveva fare.
Avrebbe ritrovato quel giovane ad ogni costo, parola di Sasuke Uchiha.



 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (6 voti, 8 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 8 commenti
Rif.Capitolo: 3
bluee - Voto:
12/02/10 17:23
più che dirti che sono rimasta semza parole...non so ke altro scrivere
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Rif.Capitolo: 3
paffy333 - Voto:
20/01/10 18:00
bellissima!!!!!!XD
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Rif.Capitolo: 3
aptx-4869 - Voto:
06/01/10 12:53
IT'S AMAZING!!!!! bellixima!!!!! lo letta tutta dun fiato, anke se dovevo fare pausa cafe ogni tanto!!!!! ehhehe... cmq x descrivere qsta ff una parola.... fantastico!!!!! xD
un kissone a tutti ciau!!!!!
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Rif.Capitolo: 3
kuroichigo - Voto:
23/12/09 21:35
"Ed eccomi qui, finita anche questa, non sono molto convinta della fine, ma come ho detto era solo una prova per esercitarsi nelle lemon."
E tu dovresti esercitarti????
La tua storia è bellissima,scritta molto bene, e le lemon sono---> *ç*!!!!XD Come esercizio ti do 10 su 10 e una lode in pagella XD
Per il finale, mi è piaciuto, anche se l'hai lasciato un po' sospeso, ma forse perchè non serve scrivere il resto della loro vita da que momento.Mi piace molto in generale, Bravissima^^
un bacio,

=Kuro=
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Rif.Capitolo: 3
sherrysherry
27/10/09 20:58
Deluso?! impossibile! era fantastico! bravissima! mi è piaciuto tantissimo e spero tu ne scriva altri! complimenti! sei bravissima e piena di talento! baci8! *^__^*
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Rif.Capitolo: 2
sherrysherry
16/10/09 16:11
Mi è piaciuto tantissimo yuko-chan!
bello davvero! aspetto con impazienza anche il terzo capitolo! mi piace tantissimo! l'ho salvato sul mio manga.it! bello! totemo kawaii desu!!!!! bellissimo!!!!*^.^* clap clap di nuovo!
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Rif.Capitolo: 1
miyu13 - Voto:
14/10/09 14:40
Fantastica questa ff,come al solito yuko-la-strega ci hai regalato un nuovo pezzo d'arte XD....Bravissima non vedo l'ora di leggere il continuo ^^
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Rif.Capitolo: 1
sherrysherry - Voto:
13/10/09 20:46
ciao! bravissimaaaaa!!!! BRAVISSIMA!
Mi è piaciuto tantissimo e leggerò anke la seconda parte! troppo bello! di Naruto non so molto ma è un racconto fighissimo! bravissima! e lo sottolineo! ti applaudo! clap clap! *^.^*
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