- Capitolo 1° -
Un segreto fra di NOI
Questa storia incominciò nel modo più banale possibile.
Ma è per questo che è ancora più bella.
Che orrendo pomeriggio è stato quel giorno di metà febbraio, pianti a non finire.
L’unica che ne era uscita un po’ meglio era Martina, almeno aveva chiarito con il suo “simpaticissimo” compagno di banco.
Ma alla fine un po’ di amarezza c’era.
Perdere il torneo e arrivare secondi era una grossa delusione.
E poi, come dice sempre Martina, arrivare secondi è la peggior sconfitta.
Capitolo 1: Amarezze e delusioni: partita post partita
-Ragazze ho fatto schifo! L’ultimo punto è colpa mia, è colpa mia se abbiamo perso!- piangeva Elo
-Ma và, questo è un gioco di squadra, e quindi è colpa di tutte se abbiamo perso- la rassicurava Eli, con le altre che facevano cenno con la testa.
-Pensa a me che mi devo subire Rigers, che mi tratta come se fossi un oggetto. Almeno a te nessuno ti insulta o ti dice che non sai giocare, a me lo dicono. E so già che Rigers appena mi vedrà me lo rinfaccerà e mi dirà che se abbiamo perso è tutta colpa mia…- diceva disperata Martina
C’era proprio un’aria pesante quel pomeriggio.
E a complicare la terribile situazione, ci si metterono pure i ragazzi.
Luca e Rigers entrarono con aria da gran figoni nello spogliatoio.
E qui accadde il disastro del pomeriggio.
-Marty, è tutta colpa tua se abbiamo perso- le disse Rigers
“Oh, Oh. Qui si mette male” pensò agitata Eli
Martina tentò di trattenere le lacrime, ma non ci riuscì, e scoppiò a piangere.
Elo, tornata in sé, la abbracciò e la portò in bagno.
-Tu sei un babbo!- urlò Eli a Rigers
-Ma che ho fatto…
-Come che hai fatto!!!??? Lei voleva giocare bene solo per dimostrarti qualcosa e tu arrivi qui dicendole che è tutta colpa sua se abbiamo perso. è come se a te, che giochi a calcio da tanti anni, venissero a dire che non sai giocare.
-Io andrei a chiederle scusa- lo consigliò Luca. Un ragazzo con un po’ di buon senso!
-Ma io lo dico per scherzare…
-E allora vai a dirglielo!- concluse Eli, perché poi lo trascinò in bagno.
Marty era sola in bagno, e Rigers le si avvicinò titubante.
-Senti scusa, io non sapevo che desse così fastidio, io scherzavo solo…
Lei fece un mezzo sorriso, non del tutto convinto.
-Dai esci, che Camerano si insospettisce se non arriviamo.
Gli altri erano nello spogliatoio a parlare.
Martina si sciacquò la faccia, tanto rossa dopo aver pianto
-Marty, qui non si piange, ma si ride!- le urlò Luca.
La maggior parte delle volte era un pirla, ma qualche rara volta sapeva farti tornare su il morale.
-Dai, andiamo su, che se no ci perdiamo l’altra finale- propose Francy, e tutti la seguirono a ruota.
Tornati su in palestra, si sedettero tutti vicini su una panchina, a commentare la partita.
Dopo quello che era successo nello spogliatoio, si respirava un’aria migliore.
Intanto incominciò a diluviare.
La partita era finita, ultima era arrivata la D, che però sembrava del tutto tranquilla.
-Ragazzi- disse il prof prima che tutti scesero nuovamente negli spogliatoi- visto che manca molto tempo alle quattro, fate una partita amichevole.
Tutti erano d’accordo.
La E se n’era andata, perciò erano rimasti in tre classi. Solite regole, visto che è un’amichevole si arriva a sette, chi perde esce.
La B (the best ndme) rimase in campo tutto il tempo, non perse neanche una partita.
Non stiamo a raccontare tutte le figuracce che le Raghe fecero, perché in quel pomeriggio, in quell’aria più leggera, tutto era perfetto.
Peccato che durò solo un pomeriggio.
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Ma ora il punto è:qual è il segreto tra noi?!?
In ogni caso in questa ficci sono molto loquace ehehxD
bella cmq questa ficcy