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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Cavalieri dello Zodiaco, I (Saint Seiya)
Titolo Fanfic: -DON\'T LET ME DIE-
Genere: Sentimentale, Drammatico, Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: OOC
Autore: kikka89 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/04/2009 01:00:41 (ultimo inserimento: 26/05/09)

Kanon ha redento di tutto il suo passato. Ma, siamo sicuri che sia davvero così?
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

Ciao a tutti! Eccomi qua con una fiction sui Cavalieri! Premetto che è la prima che scrivo in questa sezione =( L'avevo in mente dai primi episodi del capitolo inferno, ma per motivi di tempo non sono mai riuscita a scrivere =(
Inizio col dire che i personaggi di questa storia sono tutti maggiorenni e non di mia proprietà, solo il personaggio principale!
Per quanto riguarda le età un piccolo chiarimento per la ficcy:
Lady isabel: 18
Shun,Seiya: 18
Hyoga, Shiryu: 19
Ikki:20
Kanon, Saga: 28(come effettivamente hanno)
I cavalieri d'oro: tra i 23 e i 25.

"Io Kanon! Finchè avrò vita, la stessa vita che la Dea Atena mi ha riconcesso, non permetterò a nessun uomo, divinità o dio, di farle del male. Sarò un umile e devoto servitore della giustizia, pronto a mettere a repentaglio la mia nuova vita per difenderla. Sono pronto a qualsiasi confronto a qualsiasi prezzo. Pronto a combattere anche contro un amico o compagno per il bene, se Atena lo richiede necessario! Ho scacciato i sentieri del male dal mio cuore, adesso appartiene alla lealtà ed alla giustizia!"
"Ne sei davvero sicuro....Kanon?"

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Tokyo, ore 07.00.
Beep.....Beep....Beep.
Con un gesto brutale della mano destra metto a tacere il fastidioso suono della sveglia, che come tutte le mattine, suona alla stessa ora sul mio comodino.
Chiaro segno che la scuola incombe, come sempre.
Mi alzo barcollante, ancora mezza addormentata, e mi dirigo come di consueto in bagno per poter lavare via i segni della notte tranquilla trascorsa e lasciare un viso sveglio per le lezioni che seguono.
Indosso la mia divisa scolastica, gonna corta a balze ed una camicia a maniche corte bianca, decorata con una cravatta rossa sopra, calze sopra il ginocchio bianche e ballerine nere. Per i vestiti ci siamo.
In bagno mi piazzo davanti al grande specchio con la cornice fatta di tanti scompartimenti, dove tengo il mio tesoro: i trucchi! Cosa farei senza di essi. Non che mi servano per diventare chissà quale top model del momento, ma solo per dare un tocco ai miei occhi fin troppo stanchi ed affaticati alla piena luce del sole del mattino.
Metto uno strato di ombretto rosa sulle palpebre e una leggera riga di eye-liner nero sopra e finisco con abbondante mascara nero per dare un tocco di sensualità allo sguardo. Così i miei occhi color ametista sono perfetti!
Lego i miei indomabili ricci neri in una coda di cavallo, così i capelli che sono lunghi fino al fondo schiena, stanno fermi poco più giu delle spalle.
Prendo la cartella sopra la scrivania, tra i libri ammassati ed esco dalla mia camera.
La colazione, come ogni mattina, è pronta sul tavolo, con il solito pezzo di carta lasciato da mia madre prima di andare a lavoro.
"Tesoro, come al solito la colazione è sul tavolo. Ho preparato la torta di mele ed il caffè latte, come piace a te. Mi raccomando chiudi bene la porta e comportati bene a scuola. Io sarò a casa in tempo per il pranzo. Ti voglio bene. Mamma"
Sorrido mentre leggo. Mia madre è una donna in gamba, se pur rimasta vedova appena sono nata, cerca di fare tutto il meglio per me.
Lavora nell'asilo nido, per questo esce sempre prima di me, ma comunque ho tempo di vederla a pranzo, quando mi prepara tante buone cose.
Io invece non mi sono presentata.
Mi chiamo Jerryca Tanaka, ho 19 anni e studio all'ultimo anno di un liceo locale. In nome Jerryca lo ha scelto mia madre, lei ha origini americane, e così ha deciso con mio padre di darmi un nome "diverso" da quelli che si sentono tutti i giorni.
Se pur ho tutti buoni voti, ultimamente non ho più la forza di tenere il passo delle lezioni. Torno a casa sempre più stanca e mi tocca studiare come una matta tutto il pomeriggio. Così non posso stare con le mie amiche a chiaccherare in giro per Tokyo facendo shopping sfrenato!
Siamo quasi a fine marzo, anche se le temperature sembrano di maggio inoltrato, gli esami imcombono sempre su di noi, ogni giorno di più, ed io ho gia bisogno di una bella vacanza relax! Vorrei tanto lasciare la villetta che condivido con mia madre nel centro della città e passare qualche giorno nel relax più assoluto! Niente libri! Niente scuola! Solo divertimento!
Corro per le vie di Tokyo per prendere la metro in tempo, che mi porta direttamente alla fermata vicino alla scuola.
Eccola, la fermata poco lontana dalla mia abitazione, sempre affollata di ragazzi di tutti gli istituti, privati e pubblici, vestiti con divise scolastiche. C'è chi controlla gli orari dalle insegne, chi cerca disperatamente di ripassare prima di un compito o un'interrogazione, chi cerca di convincere i compagni a fare sale, ragazze snob che parlano dell'ultimo smalto super sgargiante uscito su mercato facendo a gara a chi può stare meglio, altre ragazze che sembrano uscite da sfilate di alta moda e altri gruppi di persone che si accingono a raggiungere il posto di lavoro, con la stessa nostra voglia di andare a scuola. Questo è il nostro dovere.
Cerco un posticino tranquillo dove poter preparare la mente alle prossime cinque ore di lezioni.
Mi siedo, tranquilla. Guardo fuori dal finestrino il buio che circonda l'ambiente al di fuori della carrozza. Sospiro. Quanto invidio la cara Isabel! Se ne sta beata al suo santuario in Grecia a prendere lezioni private, beatamente seduta dove vuole! Pagherei oro per risentire la mia vecchia amica ancora una volta! Siamo state, e mi auguro che siamo ancora, migliori amiche! Ci sentivamo spesso al telefono. L'ultima volta che l'ho sentita è stato un mese fa, quando era appena tornata da una missione sottomarina. Francamente non ho ben capito di cosa parlava. Eh..dura la vita di una Dea! Almeno posso dire di avere un'amica importante! Isabel ha abbandonato gli studi pubblici 5 anni fa, alla fine delle scuole medie. Ricordo che abbiamo anche litigato perchè presi un voto più alto di lei agli esami! Mai contraddire una Dea!
Il mezzo si ferma di colpo distogliendo i miei pensieri oramai lontani. Isabel risiede in Grecia, al santuario! Bella vita la sua!
Mi alzo strusciando le gambe a fatica facendomi spazio tra i fiumi di gente che scende alla mia stessa fermata. Gente che grida, gente che si saluta. Mi scoppia la testa!
Guardo l'ora sul grande orologio della stazione. Le 7.45. Puntuale come sempre!
Mi incammino seguendo i ragazzi della mia scuola, mischiandomi tra la folla, verso l'edificio scolastico.
Nel cortile ci sono ancora ragazzi che attendono il richiamo della campanella. Le solite ragazze sedute sotto uno dei pini del giardino, si danno delle ritoccate al trucco gia perfetto. Ragazzi che cercano di attirare l'attenzione della ragazza più bella della scuola, senza risultato. A volte mi chiedono a cosa serve insistere.
Mi guardo attorno sorridendo, in fondo la stessa immagine mattiniera è sempre la solita. La mia vita, la mia routine è questa.
-"Jerryca!"-Mi sento chiamare.
Giro lo sguardo verso il mio interlocutore. Le mie due amiche, Momoko e Aiko intente a ripassare la materia della prima ora.
-"Ragazze!"-Sorrido.-"Sui libri di prima mattina!"-
-"Non parleresti se ci fossi tu al nostro posto!"-
Rido alla loro espressione abbattuta.
Driiiiiiiiin
La campanella, puntuale e secca attira l'attenzione di tutti gli studenti, che come soldati si incamminano all'interno.
Anche io, Momoko e Aiko entriamo in classe, sedendo al nostro posto. Io sto accanto alla finestra in ultima fila. Alla mia destra ho Momoko, davanti Aiko. Così posso chiaccherare o distrarmi senza essere vista.
Infatti la lezione inizia, e come previsto dalle mie amiche, vengono interrogate alla cattedra, mentre io ho lo sguardo perso nel blu del cielo, seguendo gabbiani che svolazzano liberi tra gli alberi e la scia lasciata dagli aerei, immaginando gli addii da film all'aeroporto e sospirando di tanto in tanto.
Voglio anche io prendere l'aereo e andare in una bella località balneare, oppure senza andare poi tanto lontano, ad Atene a trovare la mia cara amica Isabel. Abbiamo molto da raccontarci e poi, a sua detta, ha una schiera di 18 bei cavalieri a sua difesa, potrebbe cedermene almeno uno. Sono gelosa!

Per fortuna la mattina trascorre tranquilla e posso tornare a casa senza dovermi buttare sul divano appena entrata per la stanchezza psicologica.
In cuor mio, spero che mia madre abbia cucinato qualcosa di buono. Ricarica e delizia! Accoppiamento perfetto!
Appena chiudo il cancello del giardino dietro le mie spalle, avverto il telefono di casa squillare. Poco male, c'è mia madre che risponderà. Invece il telefono continua a squillare ancora quando apro la porta di casa.
-"Mamma! Ma non senti il telefono?"-
Proprio in quel momento, il telefono smette di suonare, lasciando accesa la spia rossa lampeggiante, che avverte dei messaggi in segreteria.
La lascio lampeggiare ancora un pò e vado a controllare in cucina. Lei non c'è.
Ecco, di nuovo quelle maledette riunioni tra insegnanti!
Cerco in congelatore qualcosa da cucinare facilmente! Filetti di platessa! Poco male, ci vado matta!
Mentre sono alle prese con la padella dell'olio bollente squilla il mio cellulare nella cartella.
Dannato! Proprio adesso?
Recupero con le mani sporce il cellulare senza toccare troppo i libri e rispondo.
-"Pronto?"-
-"Tesoro! Scusami! Non mi sono potuta liberare prima! Questi colloqui mi portano via tempo prezioso!"-Mia madre!
-"Mamma..lo immaginavo!"-Sbuffo.
-"Ma per merenda ci sono eh! Torta di mele per il mio tesoro!"-Sorrido. Questa donna sa proprio come accontentarmi!
-"D'accordo. Ti aspetto!"-
-"Bacio!"-
Riattacca. Resto a guardare lo schermo buio del cellulare per qualche secondo. L'olio!
I filetti scoppiettavano dentro l'olio bollente. Chiaro segno che sono pronti!
Buon appetito!
Mangio in completo silenzio, mi rifiuto anche di accendere la tv. Un buon riposo al cervello servirà a qualcosa.
Appena finito di mangiare metto patto, bicchiere e posate nella lavastoviglia. Fa il tuo dovere!
In corridoio mi ricordo della spia lampeggiante del telefono. Magari sarà mia madre che chiamava!
Schiaccio il pulsante rosso aspettando la dolce voce di mia madre che si scusa per non essere rientrara per pranzo.
-"Jerryca!! Che fine hai fatto?? Il tuo cellulare non prende! Ma nessuno mi ha risposto! Ci sei? Richiamami subitissimo! Proposte allettanti!"-
Sgrano gli occhi e resto a bocca aperta! Sono troppo stupita di sentire la sua voce in segreteria! Proposte allettanti!! Devo richiamare!
Prendo il cordless e mi vado a buttare sul divano componendo il numero! Sono troppo felice!
Fine primo capitolo!

Ecco qua alla conclusione del primo capitolo! Diciamo che è un introduzione del nuovo personaggio e della vita che fa, per conoscerlo meglio e farsi un idea. Ma la vera storia inizia nel prossimo! =) Che dire..vi ho incuriosito? Anzi vi do solo un indizio! Amo Hyoga e Kanon! Curiose eh xDxD
No a parte scherzi è la mia prima ficcy sui cavalieri..come ho detto era molto che volevo scriverla. La trama mi è venuta in mente grazie ad una canzone che mi ha dato ispirazione, ho chiuso gli occhi e le immagini diciamo che scorrevano da sole..poi ho messo in ordine cronologico gli eventi., ed eccomi qua =)
Fatemi sentire i vostri pareri e consigli che sono sempre ben accetti per migliorarmi =)
Un bacio a tutti! Al prossimo capitolo!
 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
Rif.Capitolo: 20
mymoon - Voto:
13/06/09 13:48
Mi devi 50 euro spesi in fazzoletti!!!Questa fic è stupenda!!!!Che triste il finale!!!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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