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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Cavalieri dello Zodiaco, I (Saint Seiya)
Titolo Fanfic: PASSATO...PRESENTE...FUTURO
Genere: Sentimentale, Romantico, Comico, Drammatico, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Avviso: OOC, AU
Autore: rain92 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/03/2009 21:18:29 (ultimo inserimento: 19/08/09)

Una storia dv nn ci sn Cavalieri o Dei, ma sl semplici ragazzi. Qnt sorprese e dolori può rivelare l\'adolescenza? Qnt amore e amicizia?
 
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PROLOGO. RICORDI ED ESAMI...
- Capitolo 1° -

Questa è la mia prima ff de “ I Cavalieri dello Zodiaco” o “ Saint Seiya” che dir si voglia.
È un AU (Alternative Universe) perché, con mio sommo dispiacere, non sono ancora in grado di scrivere una ff su questo bellissimo Anime/Manga che tratti di temi quali le epiche battaglie a cui tutti ci siamo abituati negli anni.
Spero che vi possa piacere e divertire leggerla, almeno 1/3 di quanto mi diverto e mi emoziono io a scriverla.
Buona lettura!!!!




Prologo.




Il sole penetrava attraverso le finestre illuminando l’aula.
Dentro ad essa, la tensione era palpabile.
Il silenzio regnava sovrano, e l’unico rumore era quello delle penne stranamente solerti degli studenti che scrivevano freneticamente sulla carta, bloccandosi di tanto in tanto per concedersi un attimo di riflessione su questa o quella domanda.
Tutto taceva, e quella calma era quasi falsa.
Per anni i professori avevano provato a tenere buoni quegli scalmanati dei loro studenti, e proprio ora che quell’utopia si era realizzata, loro si sentivano quasi in colpa.
Erano sempre stati casinisti, rompi scatole all’inverosimile e malandrini fin dentro l’anima, ma erano bravi ragazzi, brillanti e generosi, leali verso se stessi e i loro amici, fedeli verso chi amavano.
Era stata dura andare avanti per tre anni consecutivi, dovendo subire tutti gli scherzi, le marachelle e i tiri mancini che erano in grado di combinare; e poi tutte le scuse, alcune volte davvero campate in aria, che riuscivano ad inventarsi da un momento all’atro per non finire in punizione.
Erano stati tre anni davvero strani, difficili e complicati, sia per i professori sia per gli alunni.
Erano successe talmente tante cose che si sarebbe potuto scrivere un libro.
E ora gli insegnati guardavano quasi con malinconia quei ragazzi che erano stati il loro incubo per tanto tempo, ma a cui erano affezionati quasi come figli.




Isabel si bloccò un momento per sbadigliare per l’ennesima volta nella mattinata.
Se pensava a tutte le cazzate che avevano fatto la sera prima…
Le veniva da sorridere al pensiero che tutto quello, tutta quella storia, era iniziata un giorno di settembre con un semplice scontro.
O meglio, per lei aveva avuto inizio qualche mese prima, a causa della morte di suo nonno, ma la vera avventura era cominciata con quell’incontro pazzo ed impensabile, ma ancora vivo nel suo cuore.
E da quel giorno le cose erano cambiate radicalmente.
E tra litigate, risate, baci, musica, canzoni e tanto, tanto amore e amicizia, si era arrivati ad allora, agli ultimi giorni di scuola.
Dopo gli esami tutto sarebbe finito, o solamente in parte.
Erano cresciuti insieme, imparando i veri valori della vita, ma la fine della scuola rappresentava un passo comunque grande per loro che, alla fine, erano sempre rimasti ragazzi pieni di sogni e speranze.
Avevano paura, tanta paura, che tutto si dissolvesse come fumo, e che loro si dividessero per sempre.
E così la sera prima avevano festeggiato
Erano andati sulla spiaggia, per le vide della città, sulle colline, nel loro parco…insomma, dappertutto.
Erano andati senza una meta precisa.
Semplicemente avevano preso le moto dei ragazzi ed erano partiti in quarta per la città, senza pensare a dove andare, senza un programma preciso, senza problemi di alcun genere o seghe mentali.
Si erano divertiti da pazzi, facendo ogni genere di cazzate.
Avevano fatto il bagno a mezzanotte, una battaglia di gavettoni, avevano tirati fichi e palloncini pieni di acqua e sapone sulle finestre dei lori insegnati, si erano rotolati giu per le colline, gare di moto, gare di Karaté, di skateboard, partite di calcio, pallavolo, basket, si erano lanciati in una fontana, avevano giocato con i fuochi d’artificio ecc…
Isabel non sapeva com’erano riusciti a fare tutte quelle cose in una notte, ma di sicuro era stata la migliore della sua vita; non erano andati a dormire, ma si erano messi sulle colline ad osservare l’alba.




La ragazza guardò l’orologio: mancava ancora mezz’ora e lei aveva gia finito il test!
Appoggiò la penna e si fece invadere dai ricordi.
La sua mente volò indietro nel tempo, a quanto tutto aveva avuto inizio…
Al loro incontro!





Allora????
Che ne pensate di questo prologo piccolo piccolo???
Vi ha incuriositi almeno un pochino???
Spero proprio di si!
Alla prossima!!!!

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (3 voti, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
Rif.Capitolo: 2
valentina100 - Voto:
22/03/09 17:50
e molto bello questo capitolo sei brava non vedo l'ora che arrivi il prossimo
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 1
valentina100 - Voto:
21/03/09 14:17
sie è veramente bello
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 1
bunny90 - Voto:
21/03/09 09:25
molto,molto carino come inizio. mi piace
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