CHAPTER 1
- Capitolo 1° -
Salve a tutti!.....scusate l’intrusione ^_^”….so di essere nuova qui e di non avere abbastanza esperienza nel scrivere FF, però leggendo le vostre, mi è venuta l’ispirazione!!...L’ho creata sull’anime e manga che adoro di più!!!...vi prego, leggetela e commentatela con un’unica mia raccomandazione….siate clementi..ç_ç! È la mia prima ff e me ne vergogno un po’ perché so di non essere brava quanto voi!…..non so ancora quale santo mi stia dando il coraggio di postarla!!!!....vi ringrazio tutti anticipatamente!
Buona lettura….^.^
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Per raccontare questa storia, ho bisogno di ripercorrere per bene tutti i ricordi che ho di quell’amore mai ricambiato e di quell’amore nato dalla mia disperazione verso una persona a me molto cara. Con questo non intendo rinnegare ciò che è successo, perché è successo. E in fondo non è una cosa brutta in se per se…è brutto quello che ne conseguì.
Ero ninja medico, istruita dal migliore ninja medico del paese del Fuoco, nonché Quinto Hokage del Villaggio della Foglia, la Principessa Tsunade. La mia Maestra. A quell’epoca ero solo una ragazzina di 16 anni. E come tutte le ragazzine di quell’età, ero innamorata. Ma la persona che amavo tradì il nostro villaggio anni prima, per cercare di mettere in atto il suo piano di vendetta. Si chiamava Sasuke…Sasuke Uchiha…del famoso clan Uchiha o clan dello Sharingan. Ricordo che da piccoli era un bambino molto tranquillo, che amava la sua famiglia…molto attaccato al fratello…per lui era l’esempio, ma nello stesso tempo nutriva del rancore verso quel fratello che di lì a poco avrebbe sterminato tutto il suo clan. Sasuke cambiò in quel preciso istante. Crebbe da solo, nell’odio verso Itachi che alimentava la sua sete di vendetta fino al punto cruciale che lo condusse a compiere una scelta. Quella di diventare talmente forte per poter riuscire ad ammazzare quel fratello dal lui tanto amato.
Ai tempi dell’accademia la maggior parte delle ragazzine stravedevano per lui. In effetti non potevano non stravedere per lui…era bello e in più era serio, attirando su di se l’attenzione di tutte noi.
Dal canto mio, io mi ritenevo una ragazza normale, dedita allo studio. Ero innamorata di Sasuke, ma non come tutte…io l’amavo! E lui questo non poteva saperlo, o almeno non in quel momento.
Poi accadde che ci ritrovammo nello stesso team. E chi l’avrebbe mai immaginato! Ricordo ancora l’emozione di quel momento…il solo pensiero di condividere con lui missioni e allenamenti, mi elettrizzava! Insieme a noi c’era anche Naruto…il mio Naruto. Anche lui, come Sasuke, era cresciuto da solo, ma con una piccola differenza: Naruto è sempre stato da solo, i suoi genitori morirono quando lui era ancora un’infante. Sin da bambino era odiato dalla gente del nostro villaggio, additandolo come se fosse un essere immondo. Solo perchè suo padre, il Quarto Hokage sigillò in lui il demone Kyubi, la creautura che quasi distrusse Konoah.
Nonostante la solitudine e il disprezzo lo circondavano, Naruto crebbe, a mio dire, nel migliore dei modi per essere in quella situazione, perché era anche attorniato da persone con dei sentimenti. Fu la sua salvezza. E per questo che considerava Sasuke come un fratello. Si sentiva come lui, sapeva quello che provava. Era il solito modo di Naruto per dire:”tranquillo, so cosa provi…ma ci sono io con te adesso.” E lo stesso valeva per Sasuke, anche se non lo ammise mai.
Nonstante i primi screzi banali tra ragazzini si può dire che diventammo un gruppo ben affiatato. Sasuke era solitario, Naruto era casinista ed io…ero colei che avrebbe legato entrambi in tutti i sensi.
Ma non posso ancora spiegarti in che senso.
Dopo un periodo di esami, missioni, tutto sembrava procedere bene, fino a quando per una serie di circostanze, Sasuke decise di andarsene. Per me la notizia fu come una lama conficcata nel cuore. Non poteva andarsene così, senza dire niente, senza pensare a tutto quello che insieme abbiamo passato! Soprattutto non poteva andarsene non sapendo quello che provavo per lui.
Tentai di fargli cambiare idea. Ricordo ancora quella notte…quando come ultima carta tirai fuori tutta me stessa dichiarandomi, cercando ci fargli capire che se mi avrebbe lasciata sarei stata male per sempre. Ricordo che mi ringraziò, e che la mattina dopo mi svegliai in quello stesso posto, da sola.
Mi sentivo vuota e impotente. Io lo amavo…la mia vita parve fermarsi lì. O meglio, ora che ci penso per un brave periodo si fermò lì. Fino a quando non decisi di rimboccarmi le maniche…arrivai a pensare che non potevo permettermi di farmi così tanto del male. Ormai Sasuke era andato via da me, via da Naruto…ne ebbi la conferma dopo i vari tentativi di riportarlo indietro. Ma, ahimè, l’amore è un sentimento forte che non si cancella. Rimane, sempre…
Passarono gli anni, come ho già detto diventai un ninja medico, Naruto diventò a sua volta un ninja abbastanza forte, il posto di Sasuke nel nostro team fu rimpiazzato da Sai, un ragazzo alquanto enigmatico e privo di carattere, ma con una gran voglia di sapere e provare sentimenti.
Insieme ritentammo invano di riportare Sasuke a Konoah. Quella non fu altro che la goccia che fece traboccare il vaso!
Decisi di porre fine al mio dolore. Basta, volevo cambiare vita, volevo pensare al bene del villaggio e alle persone che mi erano accanto. Sasuke non c’era più, aveva scelto la sua strada. Doveva andare così...o almeno mi illudevo. Ma quell’illusione durò e in quell’arco di tempo riuscì a migliorare nelle arti mediche e nelle tecniche ninja, ma ci fu anche una svolta nella mia vita sentimentale…non so ancora come, riuscì a legarmi a Naruto. Sapevo di non amarlo come amavo Sasuke, ma era pur sempre amore sincero quello che provavo per lui...ed era inevitabile, dopo tutti i brutti e i bei momenti passati insieme!
Con me era molto dolce, si preoccupava per ogni cosa e non era così assillante come può sembrare; era anche geloso, ma al punto giusto. Mi faceva sentire importante. Mi faceva sentire protetta. Mi sentivo la donna adatta a lui e lo sentivo come l’uomo adatto a me. Ed era quello di cui avevo bisogno!
Un giorno però accadde una cosa particolare. Mi fu assegnata una missione, che avrei dovuto svolgere a partire dal giorno seguente. Fino ad allora Naruto mi aveva sempre rispettata. Avevamo entrambi 19 anni e in tutta sincerità non ricordo più come quella stessa notte ci ritrovammo nel suo letto. Facemmo l’amore con una passione indescrivibile, come se di li a poco uno dei due sarebbe sparito per sempre. Ricordo ogni particolare, di come mi accarezzava dolcemente, di come si muoveva lentamente dentro di me. Era un amante meraviglioso…sapeva quello che voleva e sapeva quello che desideravo. Ricordo i suoi baci e il suo sguardo, pieno di apprensione…dopo tutto era la nostra prima volta…
La mattina seguente mi svegliai all’alba, dovevo affrontare la missione e avevo ancora molto sonno. Naruto invece dormiva beato e spensierato come non l’avevo mai visto. Il che mi fece sorridere di felicità. Mi preparai, prima di uscire gli scrissi un biglietto per avvertirlo della mia partenza e glielo attaccai sulla fronte dopo avergli posato un bacio sulle labbra.
Una volta in viaggio, realizzai: avevo fatto l’amore con Naruto fino alla fine! E ora?!...Mi accarezzai il basso ventre. Sorrisi pensando all’idea…ma ero anche leggermente spaventata e questo mi riportò con i piedi per terra. Se solo l’ipotesi si fosse trasformata in realtà, che sarebbe successo??? Ma non potevo stare a pensarci da sola…e poi forse mi stavo creando una problematica inutile e comunque ne avrei dovuto discutere con Naruto non appena sarei tornata.
Tornando alla mia missione, essa consisteva nel recuperare un’antica erba medicinale che non cresceva nei pressi del villaggio. Dovevo trovarla, raccoglierne qualche campione e cercare di piantarla in una delle serre del villaggio. Da lì avrei dovuto creare un particolare antidoto dalle proprietà sbalorditive, o almeno così mi spiegò Tsunade-sama. Era come cercare l’ago in un pagliaio!....Così una volta arrivata nel luogo indicatomi iniziai la ricerca, dovevo essere veloce e precisa…più tempo ci avrei messo, più lungo sarebbe diventato il io compito…e non potevo permettermelo…dovevo assolutamente parlare con Naruto, conoscendolo da solo non ci avrebbe mai pensato!...ma di lì a poco, qualcosa sarebbe accaduto…qualcosa al di fuori della mia portata..quel qualcosa, è la verità che promisi a tuo padre di raccontarti...
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