PRONTO ALL' AZIONE!!!
- Capitolo 1° -
Salve a tutti! Questa è la mia prima fic su Naruto, e per questo... ho voluto partire dall' inizio, nel vero senso del termine! Spero proprio che possa piacere a coloro che la leggeranno.
Un grazie speciale a naruxhina sensei, che mi sta seguendo nella stesura! Bè, basta con le ciance.... SI COMINCIA!
Minato sbadigliò.
In quel periodo capitava spesso, forse troppo spesso.
La vita al villaggio della foglia si era fatta monotona.
Dopo la grande guerra, che peraltro, gli aveva pure portato via uno dei suoi migliori allievi, Obito Uchiha, tutto era finito.
Erano stati stipulati i trattati di pace, e i paesi scatenanti erano stati puniti con sanzioni pesanti.
Sembrava essere di nuovo tutto tranquillo.
E molto del merito era andato a lui e al suo allievo sopravvissuto, Kakashi Hatake, detto il “ninja copia”.
A loro erano andati la maggior parte degli onori, grazie alle loro capacità, che si erano dimostrate molto utili sul campo di battaglia.
Lui aveva salvato molte situazioni grazie alla sua mossa personale, la dislocazione istantanea, mentre l’ altro aveva compiuto imprese quasi altrettanto eclatanti grazie al dono del suo migliore amico, lo sharingan, che gli procurarono il già citato soprannome.
Il maestro Jiraya disse che il Terzo avrebbe persino potuto prenderlo in considerazione come membro da inserire tra l’ elite che sarebbe potuta diventare Quarto Hokage, elite della quale faceva parte anche il grande Orochimaru.
Eppure, qualcosa non andava.
Certo, era felice. La salvezza del villaggio, e il suo benessere, gli stavano a cuore più di qualsiasi altra cosa, ma qualcosa non andava.
Guardò il cielo, i capelli biondi scossi da una leggera brezza.
Si trovava su una piccola sporgenza, sul coprifronte del volto di pietra del primo Hokage, accoccolato sui talloni.
In quel momento non aveva assolutamente nulla da fare, e in quei rari momenti, gli piaceva passare del tempo sulle pareti di quel glorioso cimelio, memoria di un epoca passata, a godersi l’ impareggiabile vista del villaggio, del cielo, con le sue soffici nubi, o entrambi, creando un quadro che strappava un gemito di stupore.
Sospirò. Forse aveva capito cosa lo preoccupava.
Poteva sembrare un po’ egoistico forse, ma aveva paura di passare troppo tempo a coltivare quel suo hobby.
Gli mancava… .
-Le manca l’ azione, non è vero maestro?-
Minato si girò lentamente. Lo aveva sentito arrivare. Era sempre così. Anche nel riposo, i sensi ninja erano sempre attivi. Anche questo aveva contribuito a farlo diventare forse lo shinobi più conosciuto del villaggio di Konoha.
Sorrise.
-Kakashi! Sono sorpreso. Anche tu qui? Non sei il tipo a cui piace distrarsi, da quello che ricordo…-
Il giovane Hatake guardava anche lui il cielo, con sguardo assorto. Cosa rara per lui.
-Un tempo, avresti detto che fare una cosa del genere ara solo uno spreco di tempo, tolto alla protezione del villaggio e all’ osservazione delle regole… e ora sei qui, sotto questo cielo con me…-
“Tra l’ altro, da quello che mi è stato detto, è divenuto anche meno puntuale del solito… se uniamo questo al suo distrarsi guardando il cielo, potrebbe quasi sembrare Obito.
Avrà preso proprio tutte le sue abitudini?”.
-…è? Mi scusi, stavo guardando le nuvole. Può ripetere?-
Il fantomatico gocciolone comparve sulla nuca di Minato. “Già. Pare essere proprio così.”
-Nulla, lascia perdere. Bè, tornando a prima, penso che tu abbia centrato in pieno la questione.
Sai, sono forse il più contento per questa pace.
Il fatto e che ora noi, a parte qualche missione di rango basso, raramente avremo qualcosa da fare. Certo, questo può essere anche un bene per qualcuno, basti pensare a chi possiede una famiglia, o ai Nara.
Ma per me, che tra l’ altro, non ho più neppure un trio di genin da addestrare, sarà tutta un'altra cosa. Sarà difficile abituarmi a questa calma. Mi capisci?-
L’ ANBU era rimasto educatamente a sentire, e gli sembrò giusto dare una risposta che esprimesse il suo parere.
-Francamente no. Ma se vuole un poco di azione, per sgranchirsi le gambe, posso accontentarla, mio malgrado- disse infine.
Se Minato fosse stato un cane, le sue orecchie si sarebbero drizzate, come sull’ attenti.
-Spiegati-
-Il Terzo mi ha mandato a cercarla, maestro. A quanto pare, il dopo guerra non è così tranquillo come poteva pensare-
Neanche il tempo di dire “faccio strada”, che il biondo era già partito per il palazzo dell’ Hokage. Sospirando, l’ allievo si apprestò a seguire il solerte maestro.
Minato Namikaze arrivò talmente veloce che le carte presenti nell’ ufficio del Terzo Hokage presero a svolazzare come investite da un piccolo tornado in miniatura.
Dopo pochi secondi, anche Kakashi Hatake si presentò alla porta.
-Vedo che la fine della guerra non ti ha fatto perdere la tua solerzia, Minato. Bravo!- disse il vecchietto che portava la veste e il cappello triangolare da capo-villaggio.
-La ringrazio, onorevole Sarutobi. Per cosa mi ha fatto cercare?-
Il vecchietto si alzò.
-C’ era chi pensava di annoiarsi dopo la fine del conflitto…-
Il biondo sorrise. Pareva che la celeberrima capacità di Sarutobi di conoscere i sentimenti dei suoi sottoposti non si fosse arrugginita.
-Invece pare proprio che non ci sia tempo per guardare le nuvole.
Penso che ricordiate… il villaggio della roccia-
Kakashi si immobilizzò all’ istante. Come dimenticarsi del luogo dove il suo migliore amico aveva perso la vita per salvarlo?
-Dei nostri alleati, appartenenti al villaggio del vortice, mentre stavano venendo qui, sono stati attaccati da un gruppo di ninja di quel villaggio-
-Ma…- prese la parola Minato –Le ostilità sono cessate! Perché dovrebbero…-
-Questi ninja non sono più sotto il controllo della Roccia. Finita la guerra, questi hanno formato un nucleo autonomo e popoloso, che non accetta la piega che presero le cose alla fine del conflitto, e il loro stato attuale.
Sono un’ orda di fanatici che prova odio nei nostri confronti.
Per questo motivo, si spostano di villaggio in villaggio, e fanno propaganda al loro ideale.
E trovandosi vicino al villaggio della pioggia e dell’ erba, la cosa non gli riesce poi molto difficile, volendo dirla tutta. I ninja del paese del vortice si trovavano in quella zona, e sono stati attaccati come rappresaglia verso Konoha.
Il messaggio ci è pervenuto non troppo tempo fa, e ho pensato di mandare te e il giovane Kakashi.
Anche se sono piuttosto numerosi, non dovreste avere grosse difficoltà.
Per quel che mi ricordo, i numeri non ti spaventano, non è vero, Namikaze?-
Il soggetto si grattò la guancia, arrossendo. Ancora girava la voce del suo trionfo lampo su 50 ninja della roccia.
Tornò serio dopo poco, vedendo il viso del suo allievo, affranto.
-Eseguirò gli ordini, onorevole Sarutobi. Tuttavia, vorrei chiederle di esonerare il mio allievo da questa missione. Il villaggio della Roccia è per lui motivo di dolorosi ricordi, e…-
-No! Non se ne parla!- intervenne l’ Hatake.
-Kakashi…-
-Si, per me quel luogo è fonte di dolore. Ma se non mi recassi in missione in ogni luogo dove è perito un valoroso guerriero della foglia, mi toccherebbe la pensione anticipata! Verrò, maestro. Ci stò ancora provando, ma terrò a bada il più possibile le voci del passato-
-Ehm, Ehm-
L’ Hokage tossicchiò.
-Il tuo senso del dovere è forte, giovane ANBU, ma… non sussiste il problema. Infatti, colti di sorpresa, i ninja del vortice si sono diretti in questa direzione, sperando di avere più possibilità di salvezza, e sono ormai molto all’ interno dei nostri terreni-
Pur tentando di non darlo a vedere, Kakashi tirò un sospiro di sollievo.
-Assieme al messaggio, ci è stato recapitato questo lembo di veste. Ecco perché proprio tu sei stato scelto per accompagnare Minato.
La missione è il salvataggio dei ninja del vortice e…- la voce del Terzo si incrinò.
Poi riprese a parlare.
-Per quanto possano essere crudeli, loro sono sempre e comunque esseri umani. La salvezza del villaggio imporrebbe la loro eliminazione senza indugio.
Tuttavia… se qualcuno dovesse arrendersi, o non fare resistenza, vi pregherei di portarlo qui vivo. Fate quello che è in vostro potere-.
Dopo aver annuito con la testa, e aver detto “si, Hokage-sama!”, i due uscirono dalla stanza come proiettili.
L’ Hokage sapeva sin dall’ inizio di aver fatto la scelta giusta. Erano forse i migliori ninja del villaggio, e Minato poteva passare all’ occorrenza dalla diplomazia al massacro in poco tempo.
Sperava solo che durante il tragitto, non ci fosse bisogno di questo cambio di abilità.
Bè, spero che il primo capitolo abbia incuriosito.
Colgo l' occasione, per coloro che avessero trovato questa storia interessante, per avvertire che lo sviluppo, a causa delle mie tribolazioni universitarie, potrebbe essere un tantino discontinuo.
Bè, che dire se non... ALLA PROSSIMA!!!
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minakushi4ever - Voto:
kushinahabanero - Voto:
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VOTO: 5
by bestcloud94 ;P
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