IL MEZZODEMONE
- Capitolo 1° -
L'uomo scartò la pellicola di plastica, aprì la confezione, ne estrasse un CD e lo infilò nello stereo. L'apparecchio cominciò a riprodurre il primo brano del disco, e quando partì la musica, l'uomo si sedette sulla sedia e adagiò le gambe accavallandole su un angolo della scrivania. Era solito dondolarsi mentre ascoltava la musica, lo rilassava, e mentre lo faceva, guardava il soffitto, con sguardo vuoto, senza pensare a niente.
L'uomo era chiamato da tutti Lee Martin, anche se il suo nome, in realtà, era un altro. Lee viveva da solo, in un squallido appartamento vendutogli a pochissimo, dato che si trovava in una zona buia e a volte spettrale della città; chiunque avrebbe desiderato disfarsi di quel monolocale, se lo avesse posseduto. Tuttavia, Lee si trovava molto a suo agio in quel posto. Era l'unica parte della città in cui si poteva stare in pace; le altre zone erano quotidianamente teatro di furti ed attentati, spesso lasciati passare inosservati. Era come se la città fosse buia ventiquattr'ore su ventiquattro.
In realtà, c'era un motivo per cui la gente preferiva evitare la zona in cui Lee viveva. Il fatto era che si pensava che lui fosse una sorta di demonio e rapisse le anime dei mortali per poi spedirle direttamente all'inferno. Quest'opinione era provata dal fatto che, passando da quelle parti, si sentivano urla strazianti e rumori di spari, provenienti proprio dal suo monolocale.
La cosa strana è che queste dicerie non andavano molto lontano da quello che era la verità...
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