PROLOCO - Capitolo 1° -
ETERNO AMORE ETERNO SACRIFICIO.
Piango per chè il mio amore non può essere corrisporto Vivere così è triste però… io resto al mio posto duardandoti da lontano sperando che tu ti accorga di me. È così dura fingere di non essere attratta da te. Tu! mio cavaliere ti sei allontanato… ed io piango perché non posso averti. Il mio è un dramma silenzioso una tragedia, che solo il destino sa come è fatto. Allora perché amore mio io continuo a pensare a te? Sento dentro di me un’angoscia che cresce giorno dopo giorno. Non riesco a fermarla, mi sento male al solo pensiero di non poterti stringere tra le mie braccia. Vorrei baciarti condividere la mia anima con la tua, donartela se mi è possibile. Desidero i tuoi baci come la luce del sole che ci illumina Ma tu sei piu bello del sole… Il destino è stato crudele a separarci entranbi avevamo dei doveri… Tu a sostituire il tuo caro che non c’è più ed io… A governare un regno da sola . I nostri mondi sono cosi lontani e cosi diversi. M’ illudevo quando pensavo che saremmo stati uniti come sempre. Non ci credo ancora che non possiamo più vederci. Fortuna o volonta divina tu chiamala come vuoi! Essa ci ha donato il frutto del nostro amore… Ora me ne sto qua! Fuori su una terrazza a pensare a te E alla nostra storia da fiaba… un cavaliere che si innamora di una persona Che anche se l’ama sa che non potra mai essere sua. Se solo fossi nata in un altro corpo avremmo potuto amarci. Ma le cose che ci dividono sono tante, non saprei da dove iniziare. Queste mie parole escono così d’improvviso dalla mia bocca senza che io gli abbia ordinato di uscire. Prego gli dei affinche ti proteggano amore mio. Allo stesso tempo io prego anche per me stessa finche la mia sofferenza sia placata, dimenticandomi di te. In realtà non ti farei mai una cosa del genere. Mi considero troppo egoista per pensare a questi miei stupidi sentimenti. Sto qui sola, seduta su una panca pensando al tempo trascorso insieme… e so che non si può tornare in dietro per riviverlo, ne cancellarlo. Le lacrime che verso per te ogni giorno, sono la prova del sentimento che provo per te. Ti vedo da lontano, camminare a testa alta, fiero del tuo portamento e della splendida persona che sei sempre stata… ed io cosa sono? Il niente ed il vuoto. Sto in silenzio fissando la luna facendo finta di non vedere il tuo sguardo, le occhiate che mi lanci. Ed ogni qual volta che ti vedo io fremo e vado in ecsatasi. Ma ogni dannata volta invece di mostrare queste bellissime senzazioni, sono costretta a celarle. Io mi vergogno di questi miei sentimenti, quando poi sono sola immersa nella pace di una stanza mi chiedo perché mi dovrei sentire in colpa, non ho fatto niente di male. La mia unica colpa è di essermi innamorata. tutto questo un giro di parole... è per me solo un modo per sfogarmi per te, lascerei tutto anche i miei cari… Piango e piango così disperatemente che ora il mio pianto è vuoto e silenzioso come la persona che sono diventata ora non sono felice. Sono come una statua, fredda e pietra, come una quelle che decorano la mia dimora. È in questo che mi sono dtramutata dopo la tua partenza neppure il canto che prima mi dava la forza di andare avanti mi è di consolazione. Ogni persona che mi vede, si chiede cosa io abbia Ed io non so cosa rispondergli. Devo rimanere in silenzio, per tenere fede alla promessa che ci siamo fatti Il mio silenzio ora mai è diventato per me un peso troppo enorme. Del nostro amore non ne ho mai fatto parola con nessuno Questa mia benedizione e una condanna, ma con immenso dolore e col cuore a pezzi che io ti dico addio amore mio…
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