da una serie originale:
"TRA SOGNO E REALTÀ"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Romantico - Introspettivo
Avviso:
One Shot
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:

Conclusa: Sì

Fanfiction pubblicata il 30/05/2008 22:16:55
 
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Quando Luisa dal suo letto guardava la finestra che si affacciava davanti a un bellissimo parco, si illudeva di potersi alzare con le proprie forze per andare a farci una bella passeggiata.
Le sarebbe piaciuto annusare l'aria autunnale, ammirare da vicino le varie sfumature che avevano preso ormai le foglie pronte a cadere e sentire la brezza del vento che le accarezzava i capelli.
Quando guardava quella finestra innumerevoli ricordi si mescolavano nella sua testa.
A volte ricordava di quando era piccola e accompagnava la sua nonna a raccogliere i funghi.
In cambio della sua compagnia la nonna le raccontava innumerevoli storie su cavalieri, draghi e principesse e Luisa si divertiva molto ad ascoltarle perchè le facevano sognare un mondo diverso, più fantastico.
Di sua nonna aveva solo un ricordo sfocato, ma ricordava la sua pelle pallida come la luna e le sue guance sempre rosse.
Quel parco così vicino ma così irraggiungibile le faceva tornare in mente la sua giovinezza e i suoi primi amori.
Ricordava il suo cuore trepido, pauroso battere all'impazzata per il ragazzo più bello del paese.
Con lo squardo pieno di nostalgia ritornava con la memoria alle lacrime amare, ai sospiri ma anche alle carezze e a quei baci appassionati che la facevano volare.
Socchiuse gli occhi.
Il ricordo del rumore della pioggia e quell'inconfondibile odore di terra bagnata le faceva venire in mente le giornate passate alle cascate.
In questo luogo ci andava sempre in compagnia dei suoi amici, nelle giornate primaverili, e insieme chiacchieravano, scherzavano, ridevano e ammiravano quello spettacolo che si svolgeva davanti ai loro occhi.
A volte si chiedeva che fine avevano fatto quei suoi cari compagni di gioco.
Sapeva che la sua migliore amica, Anna, era diventata una psicologa, ma sicuramenete ora si stava godendo la sua pensione stando vicino a suo marito e ai suoi splenditi nipotini.
Una volta, al liceo, Anna gli aveva raccontato che non si sarebbe mai sposata e avrebbe viaggiato in tutto il mondo per cercare un luogo che non l'annoiasse.
Ma ben presto avrebbe scoperto che si sbagliava, infatti il destino avverso gli fece trovare la sua famiglia con un uomo che viveva in città a poche ore di distanza da quel paesino che le aveva cresciute.
Il destino per Luisa fu opposto, si trovò a dover vagare per il mondo, grazie al suo lavoro, che amava molto, forse troppo.
Per lui aveva rinunciato al suo grande amore, Andrea, ed alla possibilità di avere figli.
Ma solo ora che è su questo letto da sola con i suoi ricordi, si rende conto di aver sbagliato, non doveva abbandonare le sue amicizie, e tanto meno il grande amore.
Luisa cominciava ad odiare quella stanza sempre vuota, odiava anche quella finestra che le faceva ricordare una vita passata e le faceva rimpiangere le scelte che l'avevano portata propio lì in quel luogo.
Avvolte nell'oscurità quando il silenzio avvolge ogni cosa le lacrime scendevano sul suo viso, si rendeva davvero conto di essere sola di aver perso quello che aveva di più prezioso al mondo l'amicizia e l'amore e allora quelle lacrime amare che scendevano dal suo viso le davano conforto, come se solo loro la potessero capire.
Qui le uniche persone che le facevano visita erano solo alcune infermiere che venivano a portargli da mangiare e a cambiarla ma non c'era mai stato un rapporto umano, visto che le infermiere non parlavano la sua lingua.
I giorni si susseguivano interminabili e uguali, i veri cambiamenti avvenivano nel cuore di Luisa che ogni giorno riviveva, nella sua mente, ogni attimo della sua vita e avrebbe voluto ritornare indietro nel tempo per evitare di commettere certi errori che adesso stava pagando.
L'ultimo giorno passato in quella stanza di rimpianti Luisa ne ha un ricordo bellissimo che lo porterà sempre con se, mentre aspettava che le venisse portato il pranzo, da una saletta le infermiere presero ad urlare come non avevano mai fatto, Luisa non fece molto caso alle urla, ma ad un certo punto comparve dalla porta una faccia a lei nota e al suo seguito le infermiere urlanti che cercavano di farlo uscire.
Andrea l'aveva trovata, rimase meravigliata pensava ad un sogno molto realistico, ma non poteva credere che quella fosse la realtà.




FINE
 
 
 
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